In Puglia ben 18 organizzazioni hanno stretta un'allenza contro gli Ogm
"La decisione della Monsanto di rimandare ogni impegno ulteriore rivolto all’introduzione di frumento OGM Roundup Ready, una variante in grado di resistere al glisofato, il diserbante utilizzato per la sua coltivazione per mancanza di opportunità di mercato attraenti testimonia – commenta il direttore della Coldiretti Puglia, Giuseppe Brillante - l’importanza dell’azione svolta in tutti i Paesi Europei e non, partita proprio dalla società civile contro produzioni contenenti Organismi Geneticamente Modificati, per la difesa del territorio e dei consumatori garantendo trasparenza e sicurezza alimentare".
La decisione della Monsanto, peraltro, segue quella assunta recentemente in Gran Bretagna dove anche la Bayer ha deciso di ritirare la richiesta di commercializzazione di una varietà di mais transgenico che aveva già ottenuto l'autorizzazione del governo perché consapevole che non avrebbe avuto opportunità sul mercato.
In Puglia ben 18 Organizzazioni pugliesi Coldiretti, Ci.Bi., Terranostra, Aiab, Legambiente, Ecoistituto, Wwf, Italia Nostra, Adoc, Confconsumatori, Adiconsum, Codacons, Cisl, Cgil, Uil, Flai, Fai, Uila, hanno stretto alleanza per garantire che il territorio pugliese sia OGM free, firmando, tra l’altro, il ricorso avverso a quello presentato dal Consiglio dei Ministri alla Corte Costituzionale per la 'declaratoria dell'illegittimità costituzionale' della legge della Regione Puglia n. 26 del 4 dicembre 2003 che ha sancito il divieto sull'intero territorio regionale di coltivazione di piante ed allevamento di animali con OGM (Organismi Geneticamente Modificati).
Peraltro, la Legge Regionale ha anticipato i regolamenti comunitari delle ultime settimane che hanno stabilito l’obbligo di indicare in etichetta l’eventuale presenza di OGM nei prodotti agroalimentari per quel che riguarda la commercializzazione, mentre per la produzione la Legge regionale è intervenuta sull’attività agricola, statuendo norme di salvaguardia delle pratiche colturali convenzionali rispettose dell’ambiente e del territorio.
Contestualmente tutte le amministrazioni comunali e provinciali sono state sollecitate dalla Coldiretti di Puglia affinché il proprio territorio di competenza sia dichiarato libero da OGM. Per ora la delibera è stata adottata da 55 Comuni e dall’Amministrazione Provinciale di Lecce che si sono impegnati a "dichiarare il territorio comunale libero da OGM, nel rispetto del principio di precauzione per la tutela dei consumatori, individuando, allo scopo, gli strumenti necessari ad un processo di identificazione degli alimenti interessati da tecnologie transgeniche e di conoscenza della reale provenienza dei prodotti contenenti O.G.M".
Province
Amministrazioni che hanno già adottato la delibera anti OGM
BARI
Comuni di: Alberobello, Casamassima, Castellana Grotte, Grumo Appula, Minervino Murge, Ruvo di Puglia, Sammichele di Bari, Locorotondo (8)
FOGGIA
Comuni di: Ascoli Satriano, Candela, S. Agata di Puglia, Lucera, Roseto V.re, Volturino, Mattinata, Zapponata, Pietra Montecorvino, Carlantino, Lesina, S. Paolo Civitate, Sannicandro Garganico, Orta Nova, Stornarella, Rignano Garganico, Motta Montecorvino, Vico del Gargano, Casalvecchio di Puglia, Monteleone di Puglia, San Marco in Lamis, Rocchetta S. Antonio (22)
TARANTO
Comuni di: Avetrana, Faggiano, Crispiano, Fragagnano, Ginosa, Grottaglie, Laterza, Lizzano, Manduria, Martina, Massafra, Monteparano, Mottola, Palagianello, Pulsano, San Marzano, Sava, Torricella (18)
LECCE
Provincia di Lecce;
Comuni di: Galatina, Uggiano La Chiesa, Scorrano, Palmariggi (5)
BRINDISI
Comuni di: Ceglie Messapica, Latiano, San Pancrazio Talentino (3)
TOTALE
56
(aggiornati al 12 maggio 2004)