Per l'on.Salvatore Tatarella, coordinatore pugliese di Alleanza nazionale, la scelta dell' on.Giannicola Sinisi di restare alla Camera dei Deputati e dimettersi da consigliere regionale pugliese ''e' una scelta personale che come tale va rispettata, ma non si possono non esprimere delle valutazioni politiche che sono, a mio avviso, negative''. Tatarella in particolare sottolinea che la candidatura di Sinisi per il centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia ''aveva ottenuto il 16 aprile scorso circa un milione di preferenze dai cittadini pugliesi''. Per questo, per Tatarella, lasciare il consiglio regionale da parte di Sinisi ''e' un tradimento grave dell' elettorato pugliese''. ''Nelle altre regioni - aggiunge il parlamentare - i deputati di An e del Polo usciti sconfitti nelle consultazioni non hanno esitato a scegliere la Regione, per rappresentare in Consiglio le istanze dei propri elettori. Appare chiaro che i messaggi lanciati in campagna elettorale da Giannicola Sinisi erano una farsa. Cosa potra' fare Sinisi nei pochi mesi che ci separano alla fine di questa legislatura? Noi lo ignoriamo''. ''Il centro sinistra - prosegue Tatarella - dopo avere tanto parlato di 'democrazia' ha forse dimenticato il valore e l' importanza del ruolo dell' opposizione. Per loro la poltrona governativa e' ormai un 'virus' che non riescono a curare''.

Tatarella aggiunge: ''Chi sara' a rappresentare l' opposizione alla Regione Puglia? E con quale legittimita'? Quella della poltrona che logora chi non ce l' ha, e' una massima ancora in auge, ahime', anche in Puglia''. ''La verita' che gli amici dell' Ulivo 2 non dicono e' - secondo Tatarella - che non sanno a chi riconoscere la leadership. Lo stesso Sinisi torna a Roma con la coda fra le gambe, non essendo riuscito a risolvere il dilemma della sua autorevolezza nella coalizione che pur lo aveva sostenuto. In soli tre consigli regionali l' opposizione e' apparsa spaccata in due blocchi: quello del Ds-Ppi e quello dei 'non egemonizzati dai Ds', Ri-Sdi-Democratici''. ''Il centro destra - conclude il parlamentare di Alleanza nazionale - non intende speculare su queste divisioni ne' sulla partenza per Roma di Sinisi, resta pero' l' amaro in bocca di non avere un avversario degnamente, ed unitariamente, rappresentato''.