''Le contraddizioni e le bugie che hanno accompagnato il varo del Piano di riordino ospedaliero'' in Puglia sono denunciate in una nota del gruppo consiliare di Rifondazione comunista alla Regione, secondo il quale ''tutte le promesse della giunta sul necessario riequilibrio con la medicina territoriale, con l'assistenza domiciliare, con una sanita' non piu' unicamente ospedaliera si rivelano per quello che sono''.

''Infatti, l'8 agosto, nella stessa seduta di giunta nella quale si varavano i ticket e si nominavamo i direttori generali - afferma il Prc - veniva presentata e ritirata una delibera sul Progetto attuativo di ospedalizzazione domiciliare per il potenziamento dell' assistenza domiciliare integrata. Il provvedimento che comportava un costo già finanziato di 13.488 euro del Fondo sanitario nazionale per gli anni 1998-99 e 2000, finalizzati a progetti attuativi della ospedalizzazione domiciliare per rispondere al processo di invecchiamento della popolazione ed alla conseguente disabilita' attraverso il servizio territoriale e l'assistenza domiciliare integrata e' scomparso, ritirato senza spiegazioni''. ''Questa innovazione - conclude la nota - e' evaporata mentre sono stati varati quei provvedimenti di costo sociale come i ticket e di conferma e premiazione di quei manager che condividono con la giunta la responsabilita' del deficit finanziario del Servizio sanitario regionale. Una conferma delle vere finalita' del Piano di riordino. Del tutto estranea a una diversa concezione della sanita' territoriale''.