Fa ancora molto discutere nei corridoi della Regione la decisione di ieri - presa a maggioranza - del consiglio: l'assemblea, durante l' esame degli articoli di bilancio, ha respinto un emendamento presentato dal gruppo del partito di Rifondazione Comunista con il quale si proponeva di trasferire la prima tranche degli arretrati sugli aumenti degli stipendi ai consiglieri regionali (già deciso con una legge nei mesi scorsi) ai servizi psichiatrici della Regione. La prima tranche ammonta complessivamente a due miliardi e 700 milioni su un totale di oltre 10 miliardi di arretrati. Hanno votato in favore dell' emendamento otto consiglieri: Valente, Godelli e Sgobio (tutti del Prc); Di Cesare (Indipendente); D' Erario, Angiuli, Mineo, del Pds; Ursi del Ppi. Molti consiglieri al momento del voto sono usciti dall' aula. L' emendamento è stato respinto con i voti di maggioranza ed opposizione.
Gli aumenti, deliberati a dicembre variano in busta paga per ogni consigliere da quattro milioni e mezzo a sei milioni al mese, portando la busta paga di ognuno ad un minimo di quasi 13 milioni di lire.