E' ''irresponsabile'' da parte della Regione dare parere favorevole ''alle assurde richieste dell' Ilva'' che vuole una proroga dell'uso del fiume Tara ''per attingere enormi quantita' d'acqua per il raffreddamento degli impianti'': lo afferma in una nota il vicepresidente della commissione ambiente della Regione, Luciano Mineo. ''L' Ilva - sostiene invece Mineo - non deve piu' prelevare l'acqua (36 milioni di metri cubi) dal fiume Tara e dal Mar Piccolo'' e deve invece ''investire in nuove tecnologie che le consentano di prelevare l'acqua necessaria all'attivita' produttiva dal Mar Grande''. L'azienda, in pratica, dovrebbe dotrarsi - secondo Mineo - di impianti di dissalazione, ''i cui costi sono rilevanti ma certamente alla portata di un' azienda i cui utili ammontano a circa 1.000 miliardi l'anno''. Criticando duramente la posizione favorevole nei confronti delle richieste dell' Ilva assunta dall' assessore regionale all' ambiente, Felice Amodio, Mineo nella nota ricorda che ''e' da anni che lo stabilimento siderurgico preleva dal fiume Tara oltre 30 milioni di metri cubi d' acqua l' anno''. ''E non va dimenticato - prosegue - che la stessa Ilva aspira dal Mar Piccolo, attraverso un' idrovora, altrettanto enormi quantitativi d' acqua, alterando l' ecosistema di uno dei mari piu' belli e suggestivi dell' intero nostro Paese''.