Missili antiaerei sono stati dislocati lungo le coste della Puglia, anche se il governo assicura che non ci saranno rischi per il nostro territorio e, in particolare, per le coste adriatiche, le più esposte in caso di attacchi militari serbi: "La sicurezza degli italiani non è in pericolo: facciamo parte di un'alleanza militare che garantisce il nostro Paese", dice D'Alema, il quale promette che di fronte all'intervento Nato in Jugoslavia "l'Italia farà il suo dovere". Per D'Alema occorre fino all'ultimo continuare a "operare per un accordo di pace". Ma in caso di insuccesso "sarà inevitabile una reazione militare". Su un'eventuale crisi di governo collegata al Kosovo, D'Alema taglia corto: "Io non faccio politica per rimanere a Palazzo Chigi, ma per certi valori, certi principi. (MN)

Poi il Parlamento è sovrano". Ieri sera il presidente del Consiglio è tornato a Palazzo Chigi dopo la notizia dell'ordine d'attacco e ha ricevuto una telefonata di Clinton (che ha consultato i leader europei). Ma la maggioranza resta divisa. Cossuttiani e Verdi ripetono il loro "no" all'intervento suggerendo l'invio di una forza di interposizione europea. Il verde Manconi vede pericoli per il territorio italiano, tuttavia il partito ambientalista esclude una crisi di governo. Il Polo promette il suo sostegno in caso di voto: "Subito dopo, però, il governo si deve dimettere". La Lega si schiera contro l'intervento militare. E il presidente Scalfaro si rivolge ai partiti: "Dobbiamo mantenere i nostri impegni internazionali". Sull'emergenza dei profughi dal Kosovo, il ministro degli Esteri Lamberto Dini afferma che "una prima stima è di 40 mila persone in fuga ed è chiaro che l'Italia sarebbe colpita pesantemente da questo esodo". (MN)