"Al Sud è stata destinata la gran parte degli incentivi della legge 488/92. Sono state impegnate grosse risorse ma troveremo volentieri degli accorgimenti per aumentarle''. E' uno dei passaggi con i quali il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha confermato da Manfredonia, città del contratto d'area che sta richiamando gli investimenti dal Veneto, l'attenzione per il Mezzogiorno. ''Quello su cui mi sono impegnato è di aumentare le risorse che non possiamo togliere laddove i contratti di area sono più indietro. (MN)

Se mi chiedono - ha proseguito Prodi - di togliere risorse ad altri io dico no''. Il problema e' piu' complesso. Per ottenere altri investimenti al Sud manca quello che invece nel Galles c'è: una scuola tecnica di alto livello, la stessa che viene proposta dagli industriali foggiani. Ecco cosa manca al Sud, non i costi, ma il rapporto con la scuola, l'universita' gli istituti di ricerche, macchine di progresso tecnologico'' ha detto ancora Prodi. Per questo Mezzogiorno serve altro. ''per questo noi approveremo, nei prossimi giorni, l'Agenzia Sviluppo Italia. Non sarà un carrozzone ma una struttura che lavorera' per vendere il Mezzogiorno all'estero. L'agenzia è fatta per questo obiettivo. Rimane pero' ancora molto da fare'', ammette Prodi. ''Occorre cioè vendere il Mezzogiorno all'estero, obiettivo che non abbiamo nemmemo cominciato a sfiorare. Certo c'e' ancora un problema di sicurezza al Sud perche' il mercato non vive in condizioni di illegalita' e ricordo in proposito il progetto sicurezza del Ministero degli Interni''. Il Mezzogiorno ha grosse chanches nel suo ruolo di ponte verso il Mediterraneo. E Prodi cita l'accordo, siglato con la società taiwanese Evergreen, per un investimento da 100 miliardi di lire nel polo polisettoriale di Taranto. ''Si pensi poi ai tre grandi porti dell'Italia meridionale, Salerno, Gioia Tauro e Brindisi e alla rete dei porti minori come fattore di sviluppo per un Sud in crescita''. Quanto a Manfredonia, il contratto d'area è il risultato di una intera comunita', della concertazione e coesione sociale. Così a quattro mesi dalla firma, a Palazzo Chigi, del contratto d'area, gli industriali di Treviso e Vicenza hanno presentato altre 25 nuove iniziative industriali. Si tratta complessivamente di 795 miliardi di investimenti con occupazione diretta per 1800 unità ed indiretta per altre 1000. Soddisfazione tra sindacalisti ed imprenditori. ''Vediamo realizzato un obiettivo sul quale puntavamo da tempo - dichiara Natale Forlani segretario Nazionale della Cisl. Abbiamo fatto un grosso passo avanti che tenteremo di estendere ad altre aree italiane dove attirare anche altri investimenti esteri''. Nicola Tognana, il presidente degli industriali di Treviso che ha spinto piu' degli altri per realizzare questo risultato, e chiede ''esenzione Iva per le imprese che stanno investendo nell'area e piu' sgravi contributivi a valere sui contributi in conto capitale della 488/92. L'esempio di Manfredonia e' ''l'esempio dell'accordo di tutte le forze locali, aggiunge Emma Marcegaglia, presidente dei giovani industriali di Confindustria. ''Credo che qui ci sia un humus fertile di forze adeguate. Altri progetti di impresa sono pronti ed anche il mio gruppo ha deciso un investimento a Manfredonia di recupero energetico dalle biomasse''.