Il primo obiettivo – spiega nell’introduzione il presidente Mario De Cristofaro – è far conoscere la nuova Carta ai cittadini di domani, gli studenti, ai quali l’opuscolo si rivolge in prima istanza
"Divulgare il testo della Costituzione europea". È stato questo l’imperativo che ha guidato la Puglia e, in particolare, il Consiglio regionale lungo il percorso di costruzione di un concetto di cittadinanza allargato.
Oggi che la costituzione europea è una realtà – è stata firmata a Roma il 29 ottobre - si conclude con la pubblicazione di un volume che ne contiene e illustra il testo ufficiale il progetto di comunicazione istituzionale sulla Convenzione per il futuro dell’Europa, promosso dall’ufficio di presidenza dell’Assemblea regionale.
"Il primo obiettivo – spiega nell’introduzione il presidente Mario De Cristofaro – è far conoscere la nuova Carta ai cittadini di domani, gli studenti, ai quali l’opuscolo si rivolge in prima istanza. Sono certo che questo ulteriore sforzo promosso dal Consiglio della Puglia costituirà un ulteriore tassello per diffondere e affermare ideali europeistici".
L’opuscolo, uno dei primi ad essere stampato in Italia, sarà diffuso attraverso le scuole, le università, gli enti locali.
Il cammino che dagli impegnativi lavori preparatori della Convenzione, presieduta da Valerie Giscard D’Estaing, ha portato al testo definitivo, prodotto dalla conferenza intergovernativa, è iniziato con l’auspicio che le assemblee regionali contribuissero ad arricchire il dibattito. Raccogliendo l’invito, la Puglia ha istituito nel 2003 il proprio Forum permanente, aperto alle rappresentanze sociali, a quelle culturali, sindacali, professionali ed economiche. In questi anni varie iniziative di comunicazione hanno reso il futuro dell’Europa meno indifferente per i pugliesi: vari convegni scientifici interuniversitari sulle modifiche da introdurre nei trattati, un concorso per coinvolgere gli studenti delle superiori sulle tematiche europee, una serie di convegni organizzati dal Carrefour europeo di informazione rurale e la redazione di un opuscolo con la documentazione principale sulla Convenzione.
La nuova Carta comunitaria è frutto, dunque, di un confronto ad ampio raggio in tutti i paesi del continente.
La necessità di raccogliere i pareri dei cittadini è sancita, tra l’altro, nei documenti approvati dai Consigli europei di Nizza (dicembre 2000) e di Laeken (dicembre 20001). In particolare, la dichiarazione di Madeira di ottobre 2001 sottolinea il ruolo decisivo dei parlamenti regionali nella formazione dell’opinione pubblica sull’Unione.
Diritti e doveri dei cittadini europei sono finalmente definiti nell’impianto organico che nessun precedente trattato era stato in grado di fornire. La Costituzione dà solidità istituzionale al processo di integrazione avviato ufficialmente nel ’99. Lo fa riassumendo con estrema chiarezza i valori che legano in un progetto comune paesi con storie e culture diverse: rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, stato di diritto, rispetto dei diritti umani. Per la definizione delle competenze, inoltre, il nuovo testo rappresenta il tentativo di dare nuovo equilibrio al rapporto tra i diversi livelli di organizzazione del potere (internazionale, statale, regionale).