Nelle regioni italiane si consolida il processo di informatizzazione e si registra un progressivo adeguamento tecnologico, pur rimanendo ferma la sostanziale differenza. E' quanto emerge dal Rapporto sullo stato di informatizzazione delle Regioni e delle Province Autonome, relative al 1997, presentato a Roma dal presidente dell'Autorita' per l'informatica nella Pubblica Amministrazione, Guido Mario Rey. Secondo i dati, nel 1997, la spesa complessiva per l'Information Technology e' stata di 363 miliardi, con un aumento del 9,6% rispetto all'anno precedente. ''Anche se in crescita - come sottolinea il Rapporto - le risorse rappresentano ancora una quota modesta (lo 0,2%) dell'intera spesa regionale. Le postazioni di lavoro sono oltre 27mila, poco piu' di una ogni due unita' di personale dipendente. Le realta' piu' informatizzate riultano essere Liguria e Toscana dove ormai oltre il 90% dei dipendenti dispone di una postazione informatizzata; la provincia autonoma di Bolzano e il Trentino alto Adige dove il numero di postazioni e' ancora maggiore di quello del '96 quando gia' superava il totale dei dipendenti. ''La diminuzione del numero dei terminali - spiega il Rapporto - e l'aumento dei terminal computer in rete (del 47,1%) danno conto chiaramente della rapidita' con cui il processo di adeguamento tecnologico sta interessando le realta' pubbliche locali. La Regione Marche, ad esempio, opera solamente con personal computer in rete''. (MN)