In merito alle recente affermazioni fatte sulla situazione relativa all’accordo di programma è necessario effettuare alcune precisazioni. Innanzitutto questa Amministrazione provinciale non ha osteggiato e non osteggia la sottoscrizione dell’accordo anzi ne auspica la più rapida sottoscrizione. Ciò lo auspica pur non avendo titolo a partecipare alla sua sottoscrizione, tant’è che mai ha ricevuto comunicazioni formali o informali in merito alla prevista data del 5 aprile della quale ha appreso dalla stampa. E’ bene comunque sottolineare che se si è giunti all’utilizzo di tale strumento ciò deriva essenzialmente dall’impegno profuso dai rappresentanti parlamentari del centro sinistra nel favorire l’estensione delle risorse della legge 181 a tale accordo. E’ comunque singolare che dopo una lunga gestazione dell’accordo solo a ridosso del voto si stabilisca in fretta e furia una firma attraverso una convocazione appresa dalla stampa. Nel merito poi ad alcune dichiarazioni è facilmente intuibile la strumentalità messa in campo dal centro destra che accusa questa amministrazione di aver espresso un no alla firma condizionando addirittura l’iter procedimentale che a tutt’oggi impegna la Regione Puglia ed il suo Presidente. La gravità di questa strumentalità e delle falsità propagate in lungo ed in largo è poi maggiore se si considera che viene messa in campo sulla pelle dei lavoratori pur di prendere una manciata di voti in più. D'altronde la cronaca di questi giorni è figlia di una stagione di fallimenti del centro destra che all’imminenza del voto e preoccupata della sconfitta cerca di inquinare il dibattito con argomenti falsi. Se proprio qualcosa la si deve aggiungere ed ascrivere a questa amministrazione è quella di aver lavorato in questi ultimi giorni per allungare l’elenco delle aziende interessate a partecipare all’accordo di programma che nella giornata odierna hanno già inviato, al pari di quanto hanno fatto le imprese originariamente previste, schede progettuali con investimenti e nuova occupazione alla Regione Puglia, al Ministero, all’Associazione industriali di Brindisi ed a Sviluppo Italia. Questo giusto per rendere giustizia alle falsità sparse velenosamente ed all’impegno concreto che ha portato questa amministrazione ad aumentare il numero di imprese che vogliono investire su questo territorio provinciale nel settore aeronautico e delle nuove tecnologie candidandosi ufficialmente a far parte dell’accordo di programma. Nel mentre alcuni speculano elettoralmente sulla politica del no altri lavorano a far aumentare il livello dei nuovi investimenti e dei nuovi occupati in questa provincia. L’unica verità è che si tenta di coprire il fallimento delle politiche industriali del governo nazionale addossando responsabilità e colpe ad enti locali.