Una delegazione dell'Unione Ciechi si è recata nella mattinata di ieri in Provincia per chiedere un incontro immediato con il presidente Nicola Frugis e l'assessore ai Servizi Sociali Pancrazio Scarpello. La richiesta ha assunto inizialmente anche i toni della protesta a causa della mancata corresponsione di un contributo pari a circa 25 milioni di lire. Contributo, è opportuno precisare, che negli anni precedenti era sempre stato erogato. I toni della polemica si sono placati quando è stato chiarito che una nuova normativa ha di fatto modificato le competenze della Provincia nel settore proprio dei servizi sociali e che, pertanto, ad erogare alcuni specifici servizi come quelli alla persona oppure contributi come nel caso dell'Unione Ciechi non può essere più la Provincia, ma il Comune.

E proprio di queste competenze, come è noto, si è ampiamente interessata la stampa. La richiesta, in altri termini doveva essere formulata al Comune di Brindisi. Una spiegazione che segna una svolta nella vicenda tanto è vero che, risolto lo spiacevole equivoco, il presidente dell'Unione Ciechi Giuseppe Palma ha dichiarato il proprio rincrescimento per l'accaduto ed ha reso atto al presidente Frugis di essersi sempre prodigato in favore dell'Unione e più in generale delle fasce sociali più deboli, come dimostrano, tra l'altro, i contributi erogati in passato dall'assessorato guidato da Pancrazio Scarpello. Entrambi i rappresentanti della Provincia hanno chiesto, a questo punto, la presenza nella riunione tenutasi in sala giunta, del direttore generale della Provincia, dott. Giuseppe lacopino, al fine di valutare tecnicamente la possibilità di erogare un contributo straordinario nell'anno in corso proprio all'Unione in considerazione dell'azione meritoria svolta. Confortati proprio da questo parere tecnico, il presidente Frugis ha fornito assicurazioni in tal senso e la riunione si è conclusa con un lungo applauso, quasi a voler rinsaldare i vecchi rapporti e a voler dimenticare del tutto la fase iniziale della riunione odierna.