Dall'Albania in Italia senza speranza. Era questo il destino di tante giovani ragazze albanesi partite da Valona con il sogno dell'EL dorado e finito sui marciapiedi di un paese sognato e ora diventato ostile. Venivano portate clandestinamente dall' Albania nel nord-est d' Italia con la promessa di un lavoro, e poi costrette a prostituirsi tra Jesolo e Mestre, dopo essere state private dei documenti. L' organizzazione criminale, composta in prevalenza da albanesi ed extracomunitari dei paesi dell' est europeo, e' stata scoperta grazie a una operazione congiunta tra la polizia turca, la questura di Venezia e il servizio Interpol della direzione centrale della polizia criminale. (MN)

L' operazione ha portato all' arresto in Turchia, presso la localita' di Kapikule, di Dimitru Bazavan, rumeno, 34 anni, latitante dal febbraio 1996. Dumitru, con precedenti per reati contro la persona, rapina e furto, era ricercato in campo internazionale perche' colpito da provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dall' A.G. di Venezia per associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento alla prostituzione. L'organizzazione criminale, che teneva le donne albanesi in stato di soggezione psicologica, era anche dedita al traffico di auto rubate con i paesi dell' Est. L' Interpol e' riuscita a localizzare Bazavan, che verra' quanto prima estradato in Italia, grazie a una indagine durata circa quattro mesi in collaborazione con i colleghi tedeschi. (MN)