Tutti fermi, non permettete nulla fuori la coppia precostituita, sembra essere il monito di Fini ed An alla nuova legge sulla procreazione assistita. Solo le coppie sposate potranno usufruire delle nuove tecniche per la procreazione assistita: è uno dei punti su cui An intende insieme ad altri incentrare la sua battaglia parlamentare alla Camera, dove riprende l'esame delle norme sulla fecondazione artificiale. In una lettera al 'Corriere della Sera', Fini indica gli altri punti su cui An intende proporre delle modifiche al testo messo a punto dalla commissione Affari Sociali di Montecitorio: impedire la donazione di gameti estranei alla coppia, impiantare un numero di embrioni corrispondenti a quelli che dovranno nascere, vietare la sperimentazione sui nascituri. Si tratta di una posizione ''che non deriva da suggestioni confessionali'', precisa Fini, il quale ribadisce che la legge, attesa da anni, dovra' ''mettere ordine negli interventi genetici sulle cellule germinali, evitare i casi delle mamme-nonne o peggio le ipotesi di realizzazione di 'monstra' o di clonazioni e in definitiva per regolamentare in modo certo il concepimento non naturale''.
Fino afferma che ''buona parte della sinistra preferisce l'anarchia normativa a una regolamentazione seria'' e ribadisce che dopo 6 mesi dalla apertura della discussione generale in aula ''la prospettiva che ai voti del Polo si sommino quelle dei Popolari, di parte della Lega e di altri deputati non obbedienti a logiche di schieramento, rende possibili ulteriori tentativi di insabbiamento''. (MN)