Attenzione al rischio che la criminalità violi i sistemi di sicurezza adottati dai titolari del trattamento dei dati personali e che devono essere resi noti all'Autorità Garante per la privacy. E' una preoccupazione espressa dal deputato del gruppo Misto, Giovanni Crema, in una interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio. Il parlamentare ricorda che entro il 31 marzo prossimo i titolari del trattamento dati devono comunicare tale loro attività al Garante con dichiarazione su supporto cartaceo (con tassa di 25.000 lire) o su supporto cartaceo e magnetico (con tassa di 15.000 lire) e il modulo di notificazione contiene anche ''la descrizione generale delle misure adottate per la sicurezza dei dati'' per consentire al Garante di accertare la idoneità dei livelli di sicurezza. Questa notificazione al Garante - osserva il deputato - ''costituisce un censimento generale dei sistemi di sicurezza e potrebbe far gola a qualsiasi disegno di tipo criminoso volto a violare la privacy o facilitare lo spionaggio industriale o agevolare la progettazione di furti o rapine''. Per questo l'On. Crema chiede al Governo di conoscere ''quali misure di sicurezza abbia adottato o intenda adottare il Garante per prevenire la fuga dei dati rinvenuti dalle notificazioni e, in particolare, quelli sui sistemi di sicurezza''. (MN)