Dopo la mancata ratifica dell’accordo regionale da parte di industriali e caseari
Riparte la mobilitazione degli allevatori pugliesi contro la mancata ratifica dell’accordo regionale sul prezzo del latte alla stalla.
La protesta di Coldiretti, Confagricoltura e CIA regionali inizierà venerdì prossimo, 18 luglio, e proseguirà ad oltranza nelle cinque province pugliesi fino a quando industriali e caseari non decideranno di rispettare l’accordo siglato venerdì scorso, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, il quale, a seguito della mancata ratifica da parte di Confindustria Puglia e CNA Puglia, ha riconvocato il tavolo di trattative per giovedì prossimo, 17 luglio.
Intanto, ieri sera, nel corso di un’assemblea conclusasi in nottata a San Basilio, la Coldiretti Puglia ha dibattuto la linea da seguire per la dura azione di protesta che si svilupperà dinanzi ai caseifici e alle Prefetture delle cinque province pugliesi.
La posizione dei trasformatori di voler abbassare il prezzo del latte riconosciuto agli allevatori è inaccettabile se si pensa ai prezzi di mozzarelle, ‘fior di latte’ ed altri prodotti caseari in costante aumento e negando anche opportunità a percorsi di valorizzazione del prodotto tradizionale strettamente legato al territorio della Murgia pugliese. Per non parlare del problema della sicurezza alimentare, dato che taluni caseari, al latte locale, preferiscono i semilavorati, in genere cagliata proveniente da Paesi Europei e non. I consumatori, pertanto, si ritrovano ad acquistare inconsapevolmente, a prezzi in ‘ascesa libera’, prodotti di dubbia provenienza e qualità.
"E’ assurda la posizione dei caseifici – rendono noto Coldiretti, Confagricoltura e CIA - in considerazione degli atteggiamenti positivi e dell’apertura che i produttori hanno dimostrato nel corso dell’ultima campagna, ma anche rispetto alle Istituzioni della Regione Puglia che, tramite l’assessore Marmo avevano garantito investimenti pubblici a favore della tipicità agroalimentare caseria e del suo legame con il territorio della Murgia pugliese".
L’accordo non ratificato prevede la conferma del prezzo del latte fresco alla stalla pagato nella scorsa campagna lattiera, pari ad euro 0,387 più IVA (compreso refrigerazione), valido dal 1^ aprile 2003 fino al 29 febbraio 2004, la costituzione dell’associazione per la valorizzazione della produzione lattiero-casearia pugliese entro la fine di luglio 2003, la successiva promozione di un consorzio per la valorizzazione e la tutela della produzione lattiero-casearia pugliese, la realizzazione di un piano di promozione a sostegno della produzione tipica pugliese di qualità, l’impegno delle organizzazioni a provvedere entro settembre 2003 ad un impegno di spesa degli camerali a favore della promozione, valorizzazione e certificazione dei prodotti caseari ottenuti da materie prime di origine totalmente pugliese, la priorità nella concessione di sostegni per la partecipazione alle attività promozionali, agli aderenti all’associazione.
Le Organizzazioni agricole sono sempre state favorevoli ad avviare rapporti di filiera che coinvolgano i mondi della produzione, della trasformazione e della commercializzazione, con l’obiettivo di tutelare e promuovere la produzione lattiero-casearia regionale, un comparto forte ed importante per l’intera economia pugliese, con una produzione di latte pari a circa 3 milioni di quintali ed un fatturato di oltre 500 miliardi.