La Commissione parlamentare d'inchiesta sul dopo terremoto 1980, presieduta da Oscar Luigi Scalfaro, definì la vicenda "sconcertante": per realizzare circa 37 chilometri di strada, nel potentino, quasi dieci anni fa i costi erano già lievitati da 26 miliardi a 320 miliardi, e l'opera non era ancora ultimata; oggi l'arteria è ancora impercorribile, in parte è franata, e per la sua ultimazione servono circa 50 miliardi. E' la storia infinita - oggetto anche di una inchiesta giudiziaria per truffa allo Stato (il processo comincerà a Potenza il prossimo 28 giugno) - della strada Nerico-Muro Lucano-Baragiano, pensata all' indomani del terremoto che colpì Basilicata ed Irpinia quale bretella al servizio di una delle aree industriali (di Nerico, appunto) create per coniugare ricostruzione e sviluppo, nella quale oggi pochi opifici sono in attività, alcuni hanno già chiuso in battenti, altri non sono mai entrati in attività. Lo Stato affidò, in concessione, la realizzazione della strada ad un raggruppamento di imprese guidato dall'Icla, che si servì di subappalti. I lavori sono cominciati sul finire del 1984, sono clamorosamente lievitati nei costi e non sono stati mai finiti. Un primo tratto, quasi completato, è stato interessato lo scorso anno da una frana; il secondo non è stato mai ultimato; quello finale è percorribile solo abusivamente, perchè mai collaudato. (MN)