È stato sottoposto ad un primo trattamento iperbarico il piccolo Pompeo, di 8 anni, il più grave dei due bambini salvati dalle macerie della scuola elementare di San Giuliano di Puglia (Campobasso) e ricoverati nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari. Per l’altro bambino, Vito, le condizioni continuano a migliorare e si va, secondo i medici, verso la normalizzazione completa.
Il trattamento iperbarico serve a migliorare le condizioni della gamba sinistra del piccolo che è rimasta schiacciata nel crollo e gravemente traumatizzata.

Per eseguirlo si è dovuto trasferire temporaneamente in ambulanza il bambino nell’ospedale San Paolo di Bari. In mattinata, però, si attende l’arrivo di una camera iperbarica mobile messa a disposizione dalla Croce Rossa Italiana che consentirà ai medici di proseguire la terapia senza spostare il bambino dal reparto di Rianimazione del Policlinico.
Il trasferimento da un ospedale all’altro, riferiscono i medici, è stato possibile grazie al miglioramento delle condizioni generali di Pompeo che sono ormai considerate «stabili e controllabili». Da ieri, infatti, il piccolo non è più intubato e respira da solo e ha potuto parlare con la mamma. Permane l’insufficienza renale acuta per cui il bambino è perennemente in dialisi. Questo tipo di insufficienza, però, riferiscono i medici, generalmente guarisce in una quindicina di giorni e quindi ci sono buone speranze che Pompeo riconquisti la funzionalità renale.
Intanto altre 250 tende sono state inviate dall’ Ufficio territoriale di governo di Potenza a Larino (Campobasso), da dove saranno smistate per le zone colpite dal terremoto.
Lo si è appreso da fonti della prefettura del capoluogo, le quali hanno precisato che, in totale, nei Comuni del Molise e della Puglia danneggiati dal sisma sono già stati inviati 2.230 posti letto, 12 impianti elettrici e circa duemila coperte. La maggior parte del materiale è stato trasportato a Larino.