Ai buoni propositi, alle dichiarazioni impegnative, riguardanti lo spirito ed il rilancio della coalizione chiediamo che seguano fatti e scelte politiche conseguenti. Noi siamo per un nuovo patto fondativo del centrosinistra imperniato sulle forze che si sono riconosciute nell'Unione, con una prospettiva strategica di fase, fuori da ogni scelta opportunista ed elettorale. Un nuovo centrosinistra retto dal reciproco riconoscimento, la pari dignità e l'ascolto; che sappia fare sintesi delle diverse culture, capace di interpretare i bisogni profondi del mondo dei lavori travolto dalla crisi e di valorizzare le vocazioni del territorio.

Ci attendiamo che la rinuncia all'autosufficienza in favore dello spirito di coalizione, più volte proclamato da Emiliano, da noi pienamente condiviso, ed il riconoscimento delle diverse culture politiche si traduca:

a) - nell'eliminazione dello sbarramento previsto dalla legge elettorale regionale;

b) - in un accordo di fine legislatura che ridefinisca gli obiettivi programmatici prioritari;

c) - nel coinvolgimento pieno nelle responsabilità di governo delle forze politiche che hanno sottoscritto il patto elettorale. Fuori da questo schema non vi è da parte nostra alcuna disponibilità. La scelta di abbandonare l'incontro odierno di maggioranza, ha voluto essere un contributo di chiarezza e di lealtà nei confronti dei nostri interlocutori, per non lasciare spazio ad interpretazioni fuorvianti o accondiscendenti rispetto a ipotesi di pura intesa elettorale e strumentale con la sinistra, in vista di un accordo strategico con l'UDC ed il nuovo Movimento per il Sud. Il rilancio strategico del centro sinistra in questa fase è, per noi comunisti, condizione per l'alleanza alle prossime elezioni provinciali ed amministrative.