La denuncia da Forza Italia di Gallipoli
Studiando nel dettaglio lo schema del Programma triennale delle Opere Pubbliche (2008-2010) adottato dalla Giunta provinciale il 27 dicembre scorso, emerge evidente un dato incontrovertibile: c'è una volontà politica della maggioranza di Palazzo dei Celestini di affossare la città di Gallipoli. E' quanto ho evidenziato fin dal 2004, anno di insediamento del Governo Pellegrino e della sua maggioranza, per i quali sembra che la "Città bella" esista solo nel periodo caldo della campagna elettorale, come serbatoio utile per la raccolta dei voti. Tanta attenzione e dedizione che di contro scompare improvvisamente (e puntualmente) nella fase di programmazione ed elaborazione delle opere pubbliche o di qualsivoglia altro intervento di ricaduta diretta sul territorio. E la storia si ripete con rituale ciclicità e tra il silenzio "assordante" di chi tra la maggioranza di centrosinistra continua a ricoprire ruoli di prestigio in enti nazionali, ma che di fatto non riesce, a poco più di un anno dalla fine del mandato, ad incidere sulle scelte mirate del Governo provinciale che possano portare servizi e benefici al territorio gallipolino. Infatti, anche quest'anno, il piano della Giunta di Palazzo dei Celestini ha completamente ignorato il Comune di Gallipoli, facendo slittare ancora una volta, addirittura nel 2009, l'unica (e solita) promessa mancata della realizzazione del II^ lotto dell'Istituto Nautico e senza prevedere nel contempo nessuna risorsa finanziaria per altre opere da realizzare nel territorio. Al contrario di ciò che avviene invece per i territori di riferimento di altri "attenti" rappresentanti politici della maggioranza, che sembrano fare incetta di risorse, come nel caso del triangolo Leverano – Copertino – Porto Cesareo, feudo dell'assessore Cosimo Durante; per l'area di Nardò e dintorni (feudo dell'assessore Manieri), o anche dell'area di Casarano, quale amministrazione (guarda caso!) interessata al voto di primavera. Qui, spulciando nel dettaglio lo schema delle Opere pubbliche, ecco inserite ingenti risorse per strade, circonvallazioni, scuole e quant'altro. Risorse peraltro realmente spendibili e non ipotetiche promesse di mera programmazione. Risorse pronte che potranno incidere nelle singole realtà territoriali. E per Gallipoli? Nulla di tutto questo (e le priorità certo non mancano). Ancora una volta la cittadina ionica resta a bocca asciutta. Nessun intervento, nonostante impegni di assessori e Presidente Pellegrino, nemmeno per la realizzazione del famoso marciapiede sulla provinciale per Sannicola, per mettere in sicurezza il collegamento viario con l'Istituto Nautico e Commerciale che insiste su quell'arteria. Una strada pericolosissima dove gli studenti sono giornalmente esposti ai rischi della viabilità. Speriamo solo che non debba accadere qualche disgrazia prima che qualcuno (oltre al rimorso) decida di intervenire solo a posteriori per metter in sicurezza l'unica strada di collegamento con l'istituto scolastico in questione. Un piano delle Opere pubbliche che "beffa" e mortifica ancora una volta Gallipoli e i suoi cittadini, non prevedendo nessun interevento per la litoranea, per lo stadio e l'impiantistica sportiva in generale, per la viabilità, per l'ambiente. Misure ambientali per l'appunto: nessuna risorsa, ma solo...scarichi a mare! E l'emergenza della voragine di via Firenze? Fosse per la Provincia quella strada potrebbe anche crollare di nuovo. Nessun finanziamento, e anche qui dopo promesse e impegni della Giunta Pellegrino, è stato previsto per il ristoro delle spese sopportate dal Comune per fronteggiare quella situazione di calamità. E se ci fossero ancora dubbi dell'assenza perenne di Gallipoli nella programmazione provinciale, basta dare uno sguardo allo schema delle Opere pubbliche adottato a fine dicembre. Se non è volontà politica questa........