Ne fanno parte Perrone e Pellegrino
Con la seduta dell'assemblea interistituzionale di sabato presso l'aula consiliare di Palazzo Carafa si è costituita la cabina di regia del Piano Strategico dell'Area Vasta 2005/2015 denominato Un ponte per lo sviluppo economico, sociale e culturale, che coinvolge 32 Comuni salentini (tra cui il Comune di Lecce quale ente capofila), la Provincia di Lecce, Union 3 e Unione dei Comuni del Nord-Salento. Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Lecce Paolo Perrone, il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino ed i Sindaci (o loro delegati) degli altri soggetti istituzionali. La cabina di regia rappresenta l'organo politico per gli indirizzi strategici sul Piano e risulterà composto dal sindaco Perrone, dal presidente Pellegrino, dai presidenti di Union 3 e Unione dei Comuni del Nord-Salento e dai rappresentanti dei Comuni di Nardò, Galatina, Gallipoli, Calimera, Vernole e San Cesario. Il Piano Strategico, in sintesi, consente la pianificazione dello sviluppo del territorio nell'ottica dell'area vasta e nei contesti economico, sociale e culturale, in un arco di tempo che si estende dal 2005 al 2015. Si caratterizza per essere un atto volontario e consapevole delle città che affidano il successo dello stesso alle loro capacità di promuovere e implementare la vitalità dei sistemi partenariali e delle reti delle alleanze. Nel Piano Strategico, infatti, si riuniscono attorno ad un tavolo i soggetti vivi e significativi della vita cittadina, per elaborare linee di azione che prefigurino il territorio che si vuole costruire nei prossimi anni, in tutti i suoi aspetti e dimensioni, elaborando alcuni grandi progetti nei principali ambiti di intervento e definendo linee di realizzazione, risorse, responsabilità di ciascuno dei soggetti che si impegnano a tale realizzazione. Il Piano Strategico è in grado di far partecipare l'intero territorio al proprio sviluppo, dettando le linee, non le regole. La ragione principale di una lettura ed interpretazione del territorio per "aree vaste" sta nel concetto di "rete di relazioni", viste come il superamento della dimensione locale, da un lato, e la ricerca di una dimensione della programmazione che supera gli ambiti amministrativi provinciali senza arrivare al livello regionale, dall'altro. Alla costituzione della cabina di regia seguirà la fase dedicata alla informazione nei riguardi dei cosiddetti "stakeholders", gli interlocutori del territorio, cioè tutti i soggetti portatori di interessi per i contenuti del Piano Strategico.