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Data: 11/12/2008 - Ora: 10:32
Categoria:
Politica
La Regione, infatti, non è solo orientata a bloccare lo stanziamento supplementare di 7 milioni di euro, resosi necessario per completare la ricostruzione ai tempi dell'esproprio. Ma sta anche valutando la possibilità di farsi restituire i sei milioni e mezzo già stanziati
L´assessore alle Attività culturali della Puglia è stata perentoria. Silvia Godelli ha chiuso definitivamente i cordoni della borsa regionale: "Per il Petruzzelli non sarà speso un solo euro in più", ha detto. Una decisione che pesa 13,5 milioni di euro. Da una parte la regione Puglia che giudica l'accordo tra enti e proprietari del 2002 nullo perchè nel frattempo è cambiato tutto, dall'altra i proprietari, Messeni Nemagna e il Ministro Bondi che si dicono convinti di dover tener conto di quegli accordi. "Innanzitutto il teatro è stato ricostruito con i fondi pubblici e ciò non sta impedendo alla famiglia di continuare ad avanzare delle pretese economiche", spiega l´assessore alle attività culturali Godelli. "Poi - continua - una parte degli immobili pertinenziali inseriti in quell´accordo, nel corso del restauro sono diventati spazi funzionali al teatro. Come si possono conciliare questi mutamenti con quel vecchio protocollo? E´ chiaro che il protocollo andrebbe aggiornato almeno rispetto a questi cambiamenti. Se così non sarà noi trarremo le nostre conclusioni".
La Regione, infatti, non è solo orientata a bloccare lo stanziamento supplementare di 7 milioni di euro, resosi necessario per completare la ricostruzione ai tempi dell´esproprio. Ma sta anche valutando la possibilità di farsi restituire i sei milioni e mezzo già stanziati quando una legge dello stato aveva reso pubblico il teatro adesso ritornato di proprietà privata. Il primo incontro del tavolo tecnico con gli enti locali, convocato dal ministro della Cultura, Sandro Bondi, non ha fatto cambiare idea alla Regione. Al contrario. L´assessore alle Attività culturali mercoledì lo ha definito "un confronto confuso". Sotto accusa è lo stesso punto di partenza della discussione scelto dal ministro e approvato dalla famiglia Messeni Nemagna, dal Comune e dalla Provincia. Come già ampiamente annunciato nelle settimane precedenti all´incontro, Bondi ha voluto ricominciare la discussione sul Petruzzelli dal protocollo d´intesa firmato nel 2002 dalla famiglia proprietaria del Petruzzelli e da tutti gli enti locali. Ma la Regione ha messo sotto accusa quel testo che affida per quarant´anni alla fondazione Petruzzelli la gestione del palcoscenico barese, preso in affitto al prezzo di 500mila euro l´anno. "Quel protocollo per noi non ha più nessun valore", ha tagliato corto la Godelli. La Regione, d´altro canto, aveva ribadito anche due giorni fa, a Roma, di non avere alcuna intenzione di rinunciare al contenzioso giuridico avviato nei mesi scorsi per dichiarare la nullità di quell´accordo. Ieri l´assessore all´Attività culturali ha ribadito il concetto con più forza: "Quel protocollo d´intesa per essere preso in considerazione va, quanto meno, attualizzato". Rispetto al 2002, quando l´accordo fu firmato tra gli enti locali e i Messeni Nemagna, molte delle condizioni preliminari sono mutate. "Anzi è cambiato quasi tutto", sostiene la Godelli.
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