Su mandato del presidente Lorenzo Ria, l’assessore provinciale ai LL.PP. Mario Mangione, accompagnato dai tecnici dell’Ufficio tecnico provinciale, ha effettuato, nella mattinata, un sopralluogo sulla circonvallazione di Veglie e sulla ex strada statale 174, Nardò-Avetrana.
Il primo sopralluogo, compiuto insieme al sindaco di Veglie, aveva lo scopo di valutare, sul posto, le vere ragioni della pericolosità di questa arteria stradale che la Provincia ha progettato e realizzato secondo le norme del codice della strada dotandola di tutta la prescritta segnaletica verticale ed orizzontale.

La verifica diretta della situazione è stata, infatti, ritenuta indispensabile per procedere alla realizzazione di eventuali accorgimenti che riducano i rischi. Si ritiene, infatti, che ad accrescere il numero degli incidenti che vi accadono non siano esclusi l’assenza di adeguata vigilanza e i comportamenti di guida non conformi al codice della strada.
L’altro sopralluogo, ha interessato la strada ex-Anas Nardò- Avetrana, sulla quale la Provincia è impegnata con vari progetti in fase di allestimento, affidamento ed esecuzione. La competenza su questa strada è passata alla Provincia di Lecce nell’ottobre del 2001. In un anno e cinque mesi, la Provincia è intervenuta: - con un progetto in fase di esecuzione di 279.000 euro che riguarda il risanamento del piano viabile (km 2,400) ed il rifacimento del tappetino su un tronco di km 3,400 metri; - con un altro progetto che prevede una spesa complessiva di 1.325.000 euro, che serviranno per eliminare avvallamenti, dossi ed altri problemi della sede stradale su un tronco della lunghezza di km 2,400, per realizzare una rotatoria all’altezza dell’incrocio con la Veglie-Torre Lapillo e per potenziare la segnaletica orizzontale e verticale di tutta la strada.
L’assessore Mangione, inoltre, ha affrontato con i sindaci di Nardò e Porto Cesareo il problema degli accessi di strade comunali o private sulla Nardò-Avetrana Considerando, infatti, le ridotte dimensioni della carreggiata (6 metri, oltre 2 di banchine) la regolamentazione degli accessi permetterà di eliminare o, quanto meno, ridurre uno dei fattori di rischio determinate dal traffico di mezzi pesanti e da quello leggeri, soprattutto motocarri utilizzati dai contadini.