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Data: 06/06/2001 - Ora: 15:31
Categoria:
Politica
Se l'attacco fosse stato segnalato per tempo, (almeno due-tre mesi fa) si sarebbe potuto intervenire con la lotta biologica, la stessa che si usa contro la processionaria del pino. Questo intervento potrà essere effettuato a cominciare dal mese di settembre. In ogni caso gli uffici forestali della Regione seguiranno l'evoluzione dell'attacco e i relativi trattamenti che, comunque, saranno a carico dei proprietari dei boschi, non avendo la Regione alcuna competenza in materia. Sarebbe opportuno che il Parco Nazionale del Gargano, nel cui perimetro rientra il bosco, si facesse carico della lotta agli insetti, anche allo scopo di impedire il propagarsi del fenomeno nei prossimi anni. Va ricordato, infine, come riferiscono gli uffici tecnici, che questi attacchi hanno un andamento ciclico in natura e si ripresentano con scadenza pluriennale. Le piante, sia pure danneggiate per il minore accrescimento durante l'annata di attacco massiccio (come in questo caso) non subiscono generalmente danni gravi, riprendendo successivamente il loro aspetto normale.
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