Sull’emergenza rifiuti, purtroppo, si sono sviluppati dei fenomeni di campanilismo ed attriti tra i comuni e la stessa Provincia assai dannosi.
Il presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino, richiama l'intero territorio ad un vero e proprio patto di solidarietà sulla questione rifiuti. E' quanto emerso dai lavori del Consiglio Provinciale.
L'argomento è stato sollevato dal presidente Pellegrino perché indicato, tra i punti di criticità, dal difensore civico nella sua relazione all'ordine del giorno del Consiglio.
Prima di affrontare la discussione sulla Relazione annuale del difensore civico, il consigliere Francesco Farì ha chiesto il rinvio della seduta per consentire a tutti di approfondire l'argomento per poi affrontare con maggiore serenità le questioni poste dall'on. Giacinto Urso.
Il presidente Pellegrino si è dichiarato favorevole al rinvio della seduta.
"Non mi sento pronto ad affrontare una discussione seria sulla relazione del difensore civico che, pur esprimendo un giudizio complessivamente positivo sull'attività dell'ente – ha dichiarato il presidente della Provincia - segnala alcuni punti di criticità che dobbiamo approfondire per poterli affrontare compiutamente nella seconda metà del mandato. Primo, fra questi, l'emergenza rifiuti".
"In passato – ha aggiunto Pellegrino - avevo previsto che la vera emergenza rifiuti si sarebbe manifestata nel periodo di passaggio tra la chiusura e l'esaurimento dei vecchi impianti e l'avvio a regime delle nuove strutture di smaltimento. Ciò puntualmente è accaduto. Sull'emergenza rifiuti, purtroppo, si sono sviluppati dei fenomeni di campanilismo ed attriti tra i comuni e la stessa Provincia assai dannosi. Il problema va affrontato nella sua globalità, in maniera organica, collegiale, rifuggendo da ogni tipo di interesse politico, partitico o municipalistico. La discussione deve svolgersi in tutte le sedi politiche ed istituzionali, lo faremo anche in Consiglio provinciale. La situazione è grave, si pensi soprattutto ai danni concreti che subirebbe il turismo se i rifiuti restassero nelle strade".
"La Provincia di Lecce – ha concluso il presidente Pellegrino - non alcuna colpa di questa situazione, non lascerò che il cerino bruci nella nostre mani. L'Amministrazione Provinciale aveva pensato ad una soluzione diversa da quella proposta dalla Regione, pertanto, non mi assumo alcuna responsabilità. Dobbiamo prendere delle decisioni il più possibile collegiali. Il problema interessa innanzitutto la maggioranza, ma mi auguro un coinvolgimento di tutto il Consiglio".
Il rinvio è stato deciso con 19 voti favorevoli e 6 contrari.