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Data: 09/03/2002 - Ora: 11:46
Categoria:
Politica
L'iniziativa è comunque sperimentale e interesserà il territorio dell'azienda sanitaria Ba/4, la più popolosa con i suoi seicentomila abitanti. Poi il "118" si estenderà a macchia d'olio su tutto il territorio regionale. Ma questo non potrà avvenire se non dopo la predisposizione del riordino ospedaliero. I fondi ci sono. Non ci tratta dei 150 miliardi di lire previsti qualche anno fa. Il budget si è ridotto a 116 miliardi. Soddisfatto l'assessore alla Sanità, Salvatore Mazzaracchio: «Finalmente - ha detto- si parte, al di là dei virtuosismi parolai, dei trasformismi lessicali, che hanno accompagnato, praticamente da sempre, questo argomento. Oggi - ha continuato Mazzaracchio - si concretizza un obiettivo importante che riguarda la salute dei cittadini; il servizio andrà a regime, per la città di Bari, subito, sicuramente entro aprile». Ed è sulla base di queste certezze finanziarie che si sta già procedendo all'acquisto delle ambulanze necessarie per l'attuazione del servizio. Il 25 marzo, invece cominceranno i corsi di formazione. Sono state già autorizzate le assunzioni necessarie per l'attuazione del 118, in deroga alle disposizioni vigenti. Accanto alla formazione del personale, è prevista la realizzazione della Centrale Operativa, l'acquisizione del numero 118, strumentazione, gli arredi. Spesa prevedibile: 430mila euro. Per l'integrazione delle risorse umane, gli oneri sono a carico del Policlicnico, al quale sarà riconosciuta una assegnazione aggiuntiva entro il limite massimo di 350mila euro. Alle convenzioni con il volontariato, penserà l'Asl Ba/4. A coordinare il progetto darà il direttore di Medicina e Chirurgia di accettazione e urgenza, Marco De Giosa. Il gruppo di lavoro opererà a titolo gratuito, mentre, al momento, non sono previste ulteriori consulenze retribuite. Non la pensano così i consiglieri regionali di Rifondazione comunista della Puglia, Michele Losappio e Arcangelo Sannicandro. Un consulente sarebbe stato già individuato: si tratterebbe del primario del Suem, Angelo Costola, di Belluno. I due consiglieri di opposizione esprimono la loro «contrarietà all'utilizzo, come esperto nel settore Sanità, del dottor Costola. Per due motivi. Il primo: «Costola è capogruppo di Forza Italia nel Consiglio provinciale di Belluno e il suo incarico in Puglia rischia perciò di essere un affidamento politico e non tecnico». Il secondo: «Costola è stato condannato dal Tribunale di Belluno a dieci mesi di reclusione per falso, in un procedimento relativo all'appalto dell'elisoccorso».
«Crediamo, pertanto, doveroso - concludono i consiglieri del Prc - che l'Ares, l'assessore alla Sanità e il presidente Fitto modifichino questa scelta».
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