E’ arrivata al 97^ minuto la settima sconfitta di questo campionato dei giallorossi, con i giocatori del Lecce già sotto la doccia e Gilardino pronto a sfruttare al meglio l’ennesima distrazione finale della squadra salentina...
E’ arrivata al 97^ minuto la settima sconfitta di questo campionato dei giallorossi, con i giocatori del Lecce già sotto la doccia e Gilardino pronto a sfruttare al meglio l’ennesima distrazione finale della squadra salentina. Il Parma ha probabilmente meritato l’intera posta in palio perché ha prodotto più azioni da rete e, nella prima parte della gara, è andato vicinissimo al vantaggio riuscendo a sbagliare due calci di rigore e a vanificare altre azioni pericolosissime davanti al solo Sicignano. Perdere all’ultima azione della partita fa, in ogni caso, sempre molto male e la sconfitta è più difficile da accettare quando arriva nei minuti di recupero.
Il Lecce ha giocato male contro gli emiliani confermando lo stato di crisi in cui si trova ormai da qualche tempo. Sappiamo che le squadre di Zeman non "amano" molto l’Inverno ma ci auguriamo che l’involuzione del gioco dei leccesi s’interrompa al più presto e si ricominci a vincere e a fare spettacolo già dai prossimi scontri diretti contro Atalanta e Brescia.
Non molto tempo fa, Zeman ha detto che il suo Lecce avrebbe potuto lottare per il quarto posto in questo campionato… Per come si è avvicinato nelle ultime settimane il baratro della zona retrocessione, c’è da sperare che il boemo scenda un po’ sulla Terra e punti con forza al quart’ultimo posto della classifica che consentirebbe ai giallorossi di rimanere in Serie A.
Non vogliamo soffermarci sui torti "federali" che ormai sono diventati consuetudine quando è di scena la squadra del "grillo parlante" Zeman ma non possiamo fare a meno di notare che il Lecce è la squadra che ha subito più rigori contro in tutto il campionato (Quella che ne ha subiti di meno è la squadra "antizemaniana" per eccellenza…)
Se aggiungiamo che la squadra salentina è quella col più alto fattore "diamoutene" fra tutte le venti della massima divisione, i conti tornano e, senza addossare colpe che non ha al bravo difensore africano, si spiega facilmente la posizione occupata oggi dal Lecce nella graduatoria.
Dopo aver perso l’occasione di una qualificazione storica, giovedì ad Udine, in coppa Italia all’ultima azione dell’incontro, i giallorossi hanno ripetuto l’impresa anche in campionato tre giorni dopo a Parma. Zeman ha parlato di distrazione ed ingenuità dei suoi ma si tenga presente che l’attenzione dei giocatori, molto spesso, è merito di un tecnico che, urlando e sbracciandosi, mantiene altissimo il livello di guardia fino al triplice fischio dell’arbitro anche quando questo arriva qualche secondo più tardi di quanto ci si aspetta.
Il girone di andata del torneo è finito e i 22 punti del Lecce rappresentano un ottimo bottino solo se i giocatori giallorossi ritroveranno il filo del discorso fatto nelle prime giornate e si terranno alla dovuta distanza da quel terzultimo posto che adesso è solo ad un passo.
Tutti, giocatori e tecnico in testa, cerchino di dimenticare quel paradiso in cui il Lecce ha galleggiato beatamente fino a qualche settimana fa e provino ad immaginare che il Campionato stia per incominciare da Domenica prossima con un esiguo ma prezioso vantaggio sulla "zona rossa".
Nessuno ha mai chiesto la qualificazione Champions League a Zeman, cerchi quindi il boemo di affrontare le partite restanti con meno spocchia e tenendo sempre saldo il controllo dei suoi uomini. Lasciare in panchina l’uomo più in forma del momento, com’è successo Domenica con Vucinic, non porta a buoni risultati e non è una dimostrazione di forza quando alla fine si esce sconfitti da una partita che si pensava, presuntuosamente, di poter vincere.
Ripartiamo, allora, dalla soglia del baratro e cerchiamo di raggiungere al più presto una posizione di classifica più consona alle nostre potenzialità vincendo già dalla prossima partita contro l’Atalanta, dell’amato ex Delio Rossi, ultima in graduatoria ma in netta ripresa.
Autore: Danilo Di Falco