Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Coordinamento Ambinetale dell'Area di Nardò sulle vicende di Portoselvaggio
La tanto attesa riclassificazione del Parco di Portoselvaggio si è risolta in una sostanziale dequalificazione dell’area. Vanificati in un solo colpo vent’anni di lotte che hanno visto unita e compatta tutta la cittadinanza di Nardò nella difesa strenua di un pezzo di paesaggio unico. Una sconfitta per la Città, altro che successo personale! La notizia si è appresa dai giornali in quanto, come è uso per l’Amministrazione, non si è inteso coinvolgere e consultare le associazioni ambientaliste ed i cittadini tutti. Inutile, oramai, attendere l’istituzione della mitica consulta per l’ambiente, istituzione abilmente sbandierata in campagna elettorale. False notizie e falsi titoli sui giornali: la verità è che il parco di Portoselvaggio non è più un Parco. E’ stato mortificato e degradato ad "area attrezzata a servizio delle aree protette" che per intenderci, sono solo quelle individuate dalla L.R. 19/97. E mentre i Comuni di Porto Cesareo e Gallipoli si affrettano ad istituire le aree protette sui loro territori, il Comune di Nardò si spoglia e mortifica l’unico fiore all’occhiello, l’unica attrattiva turistica spendibile a livello nazionale. A nulla è valso il prestigioso riconoscimento ottenuto la scorsa estate da Legambiente che individuava in Portoselvaggio uno dei più incantevoli luoghi dell’Italia intera. Anzi, semmai ha sortito l’effetto contrario. Il Premio, lo si ricorda, era stato ottenuto proprio grazie all’impegno con cui la Città aveva saputo tutelare il territorio. A tal proposito, il locale Circolo di Legambiente ed il Coordinamento Provinciale, fanno sapere di aver già provveduto a comunicare alla Direzione nazionale la scellerata classificazione ottenuta orgogliosamente dall’amministrazione. Inquietante è poi la dicitura lasciata invariata, di "area attrezzata". Un aggettivo che ha tristemente ammorbato per oltre un ventennio la stentata vita del parco privandolo di fatto e di diritto, della dignità che meritava. Ci si chiede: che cosa ancora dobbiamo attenderci? Quali angherie deve ancora subire il martoriato Parco? Come si fa a trasformare uno dei più bei parchi salentini in un parcheggio o in un’area pic-nic? Come ha fatto la Regione a permettere uno scempio di tal fatta? E di quali finanziamenti potrà usufruire Portoselvaggio? Non certo di quelli comunitari che l’Europa concede alle aree protette aventi valenze naturalistiche e assolutamente non concesse a delle banali aree attrezzate.
Il Sindaco oggi ha certificato la morte del Parco di Portoselvaggio, ma il coordinamento non resterà a guardare.
Autore: Il coordinamento delle associazioni ambientaliste