Il ''Progetto per la salvaguardia del lupo nel Parco Nazionale del Pollino'', cofinanziato dall'Unione Europea, prevede numerose azioni, finalizzate alla conservazione della specie nell'area del Parco. Le attivita' programmate spaziano su piu' fronti e particolare importanza e' attribuita all'opera di sensibilizzazione delle popolazioni locali. Tale obiettivo - si legge in un comunicato - viene perseguito in collaborazione con il WWF Italia, a piu' livelli, e coinvolgendo, di volta in volta, differenti strati sociali. Il corso di formazione ''per il riconoscimento e l'accertamento dei danni alla zootecnia'', tenutosi a Rotonda nella sede del Parco del Pollino, nei giorni scorsi, ha visto, per la prima volta, riuniti veterinari, operatori del CTA (Coordinamento territoriale per l'Ambiente del Corpo Forestale), e Amministrazione del Parco del Pollino. Nel corso delle due giornate si e' riscontrata un'ottima partecipazione, registrando circa 50 presenze per giornata. I docenti hanno focalizzato i loro interventi sulla biologia del lupo, sugli ostacoli alla sua conservazione e sulla distinzione tra danni alla zootecnia arrecati dal lupo e da cani. Particolare attenzione e' stata posta al problema del randagismo. L'Ente Parco Nazionale del Pollino ha approvato, di recente, un regolamento per il risarcimento dei danni sia alle colture, sia al patrimonio zootecnico, causati dal lupo