"Le aree marine protette, come quelle terrestri, portano benefici economici salvaguardando le bellezze naturali che hanno località di grande valenza turistica". E' quanto affermano al Wwf, intervenendo nella questione Portofino e dando pieno appoggio all'iniziativa del Ministro Ronchi. ''L'Italia - si legge in una nota dell'Associazione ambientalista - è il paese che fino ad oggi ha una minima percentuale di coste protette e solo 2 riserve marine, su 11 realmente operative ed organizzate: Ustica e Miramare. (MN)

Finalmente un ministro per l'Ambiente riesce a dare il via, attraverso un decreto, ad una corretta politica di protezione del mare, con la costituzione di riserve marine e parchi naturali ed ecco che si scatenano le opposizioni''. ''Ma chi si sta opponendo? - si chiedono al Wwf -. I possessori di yacht e i sindaci poco lungimiranti che temono di perdere i benefici di un turismo d'elite. Anche alla Maddalena - conclude la nota - dove il comune intende gestire le proprie meravigliose isole dell'arcipelago con la costituzione di un parco, da quest'anno si sono scatenate le preoccupazioni di coloro che le vogliono frequentare in barca''. ''E' come se si permettesse di parcheggiare sui mosaici di Pompei - interviene Fulco Pratesi, presidente del Wwf Italia -. Ora che finalmente cominciamo a proteggere le nostre coste, la gente protesta. Emergono tra l'altro le opposizioni piu' vistose, ma sarebbe giusto dare voce a tutti. Perche' non sentire i pescatori professionisti ed i sub non pescatori, vale a dire un'altra grande rappresentanza di interesse dell'area di Portofino?''