Sulla vicenda dei parcheggi a pagamento si registra una situazione molto simile nelle città di Brindisi e di Taranto. A Brindisi la decisione è stata assunta dalla maggioranza di centro sinistra ed il centro destra contesta. A Taranto, invece, avviene esattamente il contrario.
L’aumento degli stalli a pagamento serve a ridefinire un piano di mobilità urbana e, in particolare, a ridurre la presenza di auto nel centro urbano, grazie anche ad un più frequente utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico.

In questa ottica, sono allo studio degli interventi migliorativi dello stesso trasporto pubblico (che dall’1 gennaio 2004 dovrà essere gestito da una società selezionata con un apposito bando), attraverso un potenziamento del collegamento via mare, la introduzione dei nuovi mezzi di trasporto collettivo e l’utilizzo dei minibus per il collegamento tra le aree di sosta ed il centro della città. A questo, è necessario aggiungere che il Comune di Brindisi è in attesa di conoscere se sono ancora disponibili (dopo i tagli stabiliti in maniera indiscriminata con la Finanziaria) i fondi stanziati per la minimetropolitana e che l’ente locale intende utilizzare per realizzare un servizio di tram.
"Proporrò ai colleghi sindaci di Taranto e di Lecce di tenere delle conferenze stampa congiunte nelle rispettive città – afferma il sindaco Giovanni Antonino – per dimostrare ai cittadini che si tratta di inevitabili scelte razionali già assunte in tutte le città in cui si vuole guardare con attenzione all’ambiente e, più in generale, alla vivibilità dei centri urbani".