Le trattative per un accordo di pace continuano, anche se l'intesa è sempre appesa a un filo. Al vertice del G-8 di Bonn non è ancora pronta la stesura del progetto di risoluzione che dovrà poi essere votato dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu - come richiesto da Belgrado - per avviare il complicato accordo di pace che prevede il ritiro delle truppe serbe dal Kosovo e la fine dei bombardamenti della Nato. I lavori del G-8 continueranno oggi a Colonia e una soluzione sembra a portata di mano.
Milosevic rassicura Ahtisaari: accetto le condizioni di pace.
Dini è ottimista: "Siamo in dirittura d'arrivo, un accordo potrebbe arrivare entro 48 ore", ha detto ieri. E D'Alema: "I fili della pace si stanno riannodando". Ma resta da risolvere il problema del comando e della struttura della forza di pace che andrà in Kosovo. (MN)

I colloqui in Macedonia. I generali della Nato e quelli di Milosevic si sono incontrati di nuovo alla frontiera tra Serbia e Macedonia. L'incontro si è svolto in due tempi: dopo un primo incontro i militari si sono rivisti in serata. Strette di mano e pacche sulle spalle. Ma i generali serbi hanno detto che non lasceranno «il Kosovo all'Uck».

Clinton chiama Eltsin. Il presidente americano e il leader russo si sono sentiti telefonicamente per discutere la crisi del Kosovo. I due capi di Stato si sono detti d'accordo sulla necessità di trovare una soluzione al più presto per mettere la parola fine al conflitto.

Intensificati i raid. La Nato è tornata a colpire. Nella notte bombardata la periferia industriale di Belgrado. Bombe anche alla frontiera con l'Albania, teatro di furiosi combattimenti tra guerriglieri dell'Uck e soldati serbi.