Il nostro mare sempre più blu
Il mare italiano non è mai stato tanto blu. E' il miglior risultato degli ultimi 18 anni, quello che Goletta Verde ha portato a casa dopo più di due mesi di navigazione lungo le coste italiane: nel 92 per cento dei casi ha riscontrato acque limpide e rispetto ambientale nelle principali località balneari sparse in tutta Italia, dalla costa tirrenica a quella adriatica, a differenza di ciò che accadeva lo scorso anno, quando l'inquinamento aveva toccato quota 26 per cento.
Diecimila chilometri percorsi a bordo di due imbarcazioni per studiare ed analizzare le acque di balneazione lungo tutto lo stivale, e che hanno portato gli esperti di Legambiente a laureare con un secco 9 la Basilicata come la regione dal mare più blu. Sul podio distanziate di pochi punti, Molise e Sardegna, con le loro sempre più numerose acque cristalline e coste intatte. Secca bocciatura invece per Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia, dove i prelievi effettuati dai due equipaggi di Goletta Verde (più di 500 in poco meno di due mesi) hanno portato a galla centinaia di scarichi non depurati, abusi edilizi lungo le coste, e batteri nelle acque di balneazione.
Il miglior risultato degli ultimi 18 anni che però per il presidente nazionale di Legambiente, Roberto Della Seta, deve essere preso con le molle visto che a determinare la sensibile diminuzione di inquinamento dei mari italiani avrebbero potuto contribuire svariati fattori, primo tra tutti, il calo del turismo balneare registrato nell'ultimo anno.
"Un'estate più piovosa, che ha diluito maggiormente gli scarichi portati dai fiumi, e una stagione molto meno calda rispetto a quella precedente - ha spiegato Della Seta - ha favorito le capacità autodepurative dei flutti, portando le nostre acque ad essere sempre meno inquinate. E' presto però per cantare vittoria. I problemi restano ancora molti e la situazione politica del nostro paese non ci fa certo sperare bene".
Preoccupano la diffusa illegalità, l'abusivismo e la costante erosione delle coste registrate durante il tour di Goletta Verde, in aumento negli ultimi tempi secondo gli esperti di Legambiente, anche per gli effetti devastanti del condono edilizio varato dal governo di centrodestra.
Nel 2003 gli abusi edilizi sul demanio marittimo accertati dalla Guardia di Finanza e dal Corpo forestale dello Stato, infatti, sono stati 4.071, mille in più rispetto al 2002. Lazio, Sicilia e Calabria e Campania le regioni dove è sempre meno frequente il rispetto per l'impatto ambientale lungo le coste, il Friuli Venezia Giuli, il Molise e l'Abruzzo, quelle dove il rispetto della legalità cerca di mettere un freno al devastante fenomeno.
Nel lungo elenco di infrazioni registrate durante i viaggi di Goletta Verde, spiccano i cartellini rossi assegnati al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a causa dei lavori di ristrutturazione della sua villa in Sardegna, e all'amministrazione di Lignano Sabbiadoro, dove al posto di una pineta secolare sta per nascere una mega piscina.
Oltre alla qualità delle acque, Goletta Verde ha anche stilato una speciale classifica delle spiagge più belle dislocate lungo tutto lo stivale italiano sulla base della valutazione del paesaggio naturale, marittimo e urbano, della vivibilità, della balneabilità e la qualità dei fondali. In testa Otranto in Puglia, Castiglion della Pescaia in Toscana, le Cinque Terre in Liguria, Arbus, Orosei e Bosa in Sardegna, Linosa e Lampedusa in Sicilia, e chiudere Tropea in Calabria e Pollica in Campania. Uniche perle del sud d'Italia, dove come confermano i dati di Legambiente, l'illegalità anche sulle coste rimane il male da debellare.
Autore: La Repubblica