Tre superstiti del naufragio del gommone avvenuto ieri nel canale d'Otranto sono stati sottoposti a fermo perché sospettati di essere gli scafisti dell'imbarcazione sulla quale si trovavano 28 clandestini, sei dei quali sono morti.
I fermati sono: Edmond Valipi e David Myrtaj, 25 anni di Valona, e Perparin Bajrami, 39 di Fier, tutti accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

I tre sono ora rinchiusi nel carcere di Lecce. Il fermo è stato disposto dal sostituto procuratore di Lecce, Paola Guglielmi, che ha diretto le indagini sul naufragio.
Gli scafisti, che hanno tutti precedenti, sono stati individuati sulla base delle testimonianze dei loro connazionali superstiti. Dopo i soccorsi, i tre avevano tentato, ma inutilmente, di fare credere all'annegamento di uno di loro durante il naufragio. Le condizioni dei feriti, molti dei quali hanno riportato ustioni, sono in miglioramento.