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Ostuni patrimonio UNESCO?

Data: 10/11/2004 - Ora: 12:46
Categoria: Cronaca

Da registrare l’intervento dell’Associazione Italia Nostra, del Comitato cittadino per i Beni culturali e dell’Associazione Amici di Ostuni

Il Consiglio Comunale di Ostuni ha deliberato all’unanimità di richiedere al Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Commissione Nazionale Italiana UNESCO, che il Centro Storico, la Zona degli orti e la Piana degli Ulivi di Ostuni, vengano inseriti nella lista propositiva del Patrimonio Mondiale. Il Consiglio Comunale ha poi demandato al Sindaco il compito di inoltrare in tempi brevi, apposita domanda in tal senso. Nel corso della seduta oltre agli interventi di tutti i gruppi consiliari c’è stata la partecipazione delle Associazioni che hanno espresso il loro parere su questa proposta. Da registrare l’intervento dell’Associazione Italia Nostra, del Comitato cittadino per i Beni culturali e dell’Associazione Amici di Ostuni. Il Sindaco chiederà , quindi, alla Commissione Unesco (retta provvisoriamente dal sottosegretario ai Beni Culturali), di inserire Ostuni nella lista propositiva che sarà poi presentata all’Unesco. La richiesta sarà esaminata da un gruppo di lavoro di esperti dei ministeri degli Esteri e dei Beni culturali. Oggi l'Italia conta su 39 siti già iscritti, mentre 45 sono quelli contenuti nella lista propositiva che viene stilata ogni 5 anni (l’ultima nel 2003) e dalla quale ogni anno a seguito di accordi internazionali, l'Unesco accoglie soltanto due proposte italiane(1 sito culturale ed 1 sito naturale). "E' un obiettivo strategico per la nostra città" ha sottolineato il sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella "anche per il vantaggio socio-economico che ne può derivare. Oltre ad essere uno stimolo per migliorare ancora, la candidatura di Ostuni ci impegna a far crescere la cultura della salvaguardia ambientale. La protezione dell'Unesco (United nations educational scientific and cultural organization) favorirebbe infatti, come è accaduto ad altri Comuni, l'immagine del territorio, sempre più strumento di crescita economica e culturale. Tutto ciò si allinea, alle linee di programmazione che mirano soprattutto ad una strategia che esalti la qualità, in tutte le direzioni, compresa quella della funzionalità dei servizi e della gestione di ogni bene. L'Unesco non si limita infatti a valutare esclusivamente il valore dei siti candidati, ma anche, se non soprattutto, le azioni e i piani che localmente vengono applicati". La Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO è stata, invece, istituita con Decreto Interministeriale dell'11/2/1950. Il Decreto attualmente in vigore è quello dell'8/5/1995 che, pur rimanendo sostanzialmente aderente allo schema originale, ha aggiornato la Commissione al fine di metterla in grado di svolgere i suoi compiti istituzionali più efficacemente. La Commissione opera attraverso 7 Comitati composti dai Membri della Commissione stessa, che corrispondono ai settori dell'UNESCO.

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