Per l’Orchestra della Fondazione nuova produzione a tema, tra le maglie della musica colta e popolare. Dirige il m^ Vito Clemente
Martedì 14 settembre – ore 21.00 - COPERTINO – Piazza Castello
Giovedì 16 agosto – ore 20,30 – TAVIANO – Largo Convento
L’Orchestra Sinfonica I.C.O. della Fondazione "Tito Schipa" continua a praticare le zone di confine tra colto e popolare, nei termini di quella stilizzazione d’arte che spesso costituisce la cifra e la soluzione, ovvero la linea stessa di confine, tra i due universi estetici, artistici e sociali.
"Danza d’arte, danza popolare, pizzica salentina" è questo il titolo della nuova produzione, che prende a tema la tradizione della danza europea nelle stilizzazioni d’arte, ma anche nel suo essere o divenire popolare, fino all’omaggio alla rinascita della pizzica salentina, cosa sulla quale l’Orchestra leccese ha da tempo avviato un suo percorso di sperimentazione e ricerca.
Si parte dalla versione sinfonica di Funiculì funiculà, la canzone scritta dal giornalista Peppino Turco e musicata da Luigi Denza nel lontano 1880 per l’inaugurazione della prima funicolare del Vesuvio, e nella quale il ritmo quasi spontaneamente danzistico del colore partenopeo sembra ritagliato sulla gioiosa ebbrezza costituita dal progresso del nuovo mezzo di trasporto. Si dice che gli autori impiegarono solo poche ore per comporre Funiculì funiculà, ma nonostante ciò la canzone ebbe un successo immediato e straordinario. La celebre melodia fu cantata per la prima volta nei saloni dell’Albergo Quisisana di Castellammare di Stabia e poi presentata dagli autori alla festa di Piedigrotta, e da allora la canzone è il tipico esempio di una creazione d’arte che parte dallo spirito popolare per disegnare una modello semplice ed efficace che ridiventa popolare in termini di spontanea e universale diffusione.
Molto diverso naturalmente il discorso de La boutique fantasque, balletto di Ottorino Respighi andato in scena nel 1919 a Londra con la coreografia di Massine. Qui il materiale musicale e danzistico d’estrazione più o meno popolare (Tarantella, Mazurca, Danza cosacca, Can can, Valzer lento, Notturno, Galop, il tutto dopo una Ouverture introduttiva), materiale tratto dai Péchés de vieillesse rossiniani (i "Peccati di vecchiaia" al tempo ancora inediti), diventa l’occasione per una stilizzazione d’arte umoristica ma sempre dalla chiara connotazione colta.
Si conclude con Le voci della terra, Movimenti per Orchestra composti da Piero Milesi proprio per la compagine leccese e, soprattutto, per il popolo salentino, ed eseguiti in prima assoluta nella stagione lirica 2002. I materiali melici e ritmici usati da Milesi provengono direttamente dal cuore della tradizione orale salentina: canti d’amore, pizziche e nenie, sui quali Milesi ha innestato i linguaggi musicali della modernità, dalla musica sinfonica al rock. Il lavoro è stato condotto dall’autore secondo il generale criterio del minimalismo, nel senso di una ciclicità melodica punteggiata dal contrappunto di più temi, dove a volte quelli della pizzica vanno a sovrapporsi agli altri e dove alcuni "fotogrammi" diventano pretesto per germinare in nuovi nuclei tematici.
Sul podio dell’Orchestra Sinfonica della Fondazione sale il m^ pugliese Vito Clemente.
L’Ufficio Stampa
Piero Milesi autore del brano sinfonico "Le voci della terra"
Nato a Milano nel 1953 ha studiato violoncello, alla Scuola Civica di S.S. Giovanni, composizione sperimentale ed elettronica presso il Conservatorio G. Verdi di Milano.
Nel 1977 entra, in veste di autore ed esecutore, nel Gruppo Folk Internazionale con cui realizza il disco "Daloy Politzei" e le musica di scena di "Le Mille e una notte" della compagnia del Teatro dell' Elfo.
Si laurea in architettura con una tesi sui rapporti tra spazio e suono, e nel 1978-80 compone "Modi n. 1" e "Modi n. 2" per orchestra pubblicati in Inghilterra dalla Cherry Red Mus.
Nel 1984 inizia la collaborazione con lo Studio Azzurro di Milano. Compone colonne sonore di films:"L'Osservatorio nucleare del Sig. Nanof" e per teatro: "La camera astratta" i cui dischi vengono pubblicati dalla etichetta americana Cuneiform Records.
Realizza numerose installazioni sonore e interventi musicali nei grandi spazi: "La Notte dei Re"per campanili elettronica e fuochi d'artificio(1985-1990), "Concerto sull'acqua"(per 40 zattere sonore sul Naviglio a Milano - 1987), "Per venti(e)aerostati"(20 gruppi di 20 palloni aerostatici sonori - Milano Italia '90), "Il giardino delle cose" (18^ Triennale di Milano) e "Fiume di musica" (concerto itinerante lungo il fiume Tevere - prod. Roma Europa - 1993), dove integra le sue composizioni musicali con elementi visuali e figurativi: fuochi d'artificio, video, ecc..
Si dedica a lavori multimediali tra cui l'opera "Delfi" con Moni Ovadia e Studio Azzurro ("Suoni e visioni" - Milano 1994).
Partecipa inoltre a festivals dedicati alle nuove sonorità tra cui la 3^ edizione di "Time zones" di Bari.
Il suo impegno nella composizione per teatro, danza, cinema, video e installazioni, non gli impedisce di muoversi anche in altre direzioni: ha scritto sigle televisive, musica per pubblicità e ha collaborato, come esecutore e arrangiatore, ad alcuni album di musica leggera tra cui "Le nuvole" e "Anime Salve"(questo in veste anche di coproduttore) di Fabrizio De André. "Sixteenth Moon" di Kazufumi Miyazawa prodotto da Hugh Padgham con Manù Katché, Dominic Miller, Pino Palladino e "Miss Mondo" di Ligabue.
I suoi dischi sono pubblicati in Usa e in Inghilterra. Nel 1988 un sondaggio dell'inglese Wair Magazine presso i critici musicali ha inserito "The Nuclear Observatory of Mr. Nanof" tra i 10 migliori Lp di musica contemporanea nel mondo.
Vito Clemente
Pugliese, 34 anni, Vito Clemente salirà sul podio di Traviata in seguito alla vittoria riportata nel 2002 al Concorso Internazionale "Franco Capuana", riservato ai direttori d’orchestra della Comunità Europea ed organizzato dalla Fondazione Capuana di Roma in collaborazione con il Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" di Spoleto.
Il concorso si svolge ogni anno a Spoleto alla fine della stagione lirica e il bando prevede appunto che il vincitore venga scritturato dallo Sperimentale nella stagione successiva. L’iniziativa che conferma l’impegno dell’istituzione, rivolto da oltre mezzo secolo ai talenti emergenti: una vocazione che si è man mano estesa, dalle voci nuove, ai direttori e ai professori d’orchestra, ai quali ultimi lo Sperimentale riserva specifici corsi di formazione, che preludono alla costituzione dell’OTLi.S., l’Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale che, opportunamente integrata da esperte prime parti, costituisce la compagine utilizzata nella stagione lirica.
La stessa orchestra che dirigerà Vito Clemente, nato a Bitonto, patria di Logroscino e Traetta, autori cui ha dedicato particolare attenzione e alcune rare incisioni discografiche. Clemente ha intrapreso gli studi in direzione d’orchestra con Roberto Duarte, conseguendo poi il diploma con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari. Si è perfezionato all’Accademia Musicale Chigiana e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Myung Whun Chung e Daniele Gatti. Si è inoltre diplomato, ancora con lode, in Musica vocale da camera e in Pianoforte, Strumentazione per banda, Direzione di coro, Musica corale e Composizione.
È direttore artistico del Festival "Tommaso Traetta" e direttore stabile dell’Orchestra da Camera omonima. Tra le numerose incisioni al suo attivo La serva padrona di Pergolesi e un CD per Telethon con l’esecuzione in prima assoluta in tempi moderni dello Stabat Mater di Nicola Logroscino. È inoltre direttore ospite di formazioni quali l’Orchestra Sinfonica dell’Amministrazione Provinciale di Lecce, l’Orchestra Sinfonica dell’Amministrazione Provinciale di Bari, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. È stato protagonista di numerose prime esecuzioni assolute ed ha effettuato tournée in Portogallo, Ungheria, Brasile, Stati Uniti e Spagna.
È docente presso il Conservatorio "Piccinni" di Bari. Ha collaborato con numerosi personaggi dello spettacolo come Katia Ricciarelli, Al Bano, Amedeo Minghi, Massimo Ranieri, I Pooh. Ha effettuato registrazioni televisive per Raiuno (guidando, tra le altre, l’Orchestra dell’Arena di Verona); Telemontecarlo, Raitre e Mediaset, collaborando con artisti quali Pietro Ballo, Fiamma Izzo d’Amico, Roberto Fabbriciani, Gloria Scalchi, Roberto Servile.