Decine di arresti sono stati effettuati dai carabinieri della Compagnia di Manduria e del comando provinciale di Taranto. L'accusa è concorso in detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, eroina e cocaina, con ramificazioni nel nord Italia. Per 13 indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per altri 20 gli arresti domiciliari. A capo dell'organizzazione c'era una donna. L'operazione "Marubium" (dal nome latino della cittadina di Maruggio, in provincia di Taranto dove sono partite le indagini) è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Manduria con la collaborazione di centinaia di militari del Comando provinciale del capoluogo jonico. In manette 33 persone con precedenti penali e deferite in stato di liberta' altre 50 per reati relativi alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina. Le indagini, iniziate nel 2004, hanno portato alla luce un ramificato e vasto traffico di droga che, partendo dalle zone balneari della costa jonica, si era esteso in numerose citta' della provincia di Taranto (Manduria, Maruggio, Avetrana, Lizzano, Pulsano, Taranto, Carosino, San Giorgio Jonico, Monteiasi) e del vicino brindisino (Oria, Francavilla Fontana) e le cui propaggini avevano toccato anche il nord Italia, in particolare la Lombardia e l'Emilia Romagna (Bologna, Bergamo, Bolzano, Faenza e Cervia). Qui i rifornitori tarantini si recavano periodicamente per approviggionarsi di eroina e cocaina a buon mercato. Il giro di affari dell'organizzazione si aggirava intorno a diverse migliaia di euro. Circa 50 le cessioni giornaliere di droga. Sembra che a capo ci fosse una donna di 36 anni. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Alessio Coccioli. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip del Tribunale Michele Ancona.