Dopo cinque giorni di Camera di consiglio, la Corte d'assise di Lecce ha emesso la sentenza a carico dei dieci arrestati nelle operazioni antimafia "Arpia 1 e 2" che non avevano optato per il rito abbreviato. Dei tre ergastoli chiesti per omicidio a carico di Massimiliano Bello, Giuseppe Martena e Massimo Taurino, i giudici ne hanno accolto solo uno, per Bello; gli altri due sono stati condannati a 29 anni ciascuno. Condanne anche per i pentiti Filippo Cerfeda e Giuseppe Vincenti, a 16 anni ciascuno, un tempo uomini al "vertice" dei clan del Nord Salento, che tra i '99 ed il 2001 diedero vita ad una sanguinosa guerra di mala per il controllo del territorio e la gestione dei traffici illeciti. E' stata condannata a 5 anni (il pm ne aveva chiesti 8) la moglie del capo storico della Scu, Gianni De Tommasi, Ilde Saponaro.