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Olga Kern nel celebre Primo Concerto di Caikovskij

Data: 23/10/2003 - Ora: 10:15
Categoria: Cultura

Importante produzione dell’ICO di Lecce

L’affermata pianista russa Olga Kern nel celebre Primo Concerto di Čaikovskij, sul podio il direttore artistico m^ Carlo Palleschi. A Corigliano d’Otranto, seconda produzione di un trittico per la Grecìa Salentina il 24 ottobre – Corigliano d'Otranto - Castello – ore 20.30 Importante produzione dell’ICO di Lecce, nell’ambito della programmazione collaterale alla Stagione Concertistica Autunnale: venerdì prossimo, a Corigliano d’Otranto, secondo dei tre concerti che vedono protagonista la Grecìa Salentina. E parliamo di produzioni di grande valore come nel caso di quella che al Castello di Corigliano vedrà ospite la pianista russa Olga Kern, impostasi all’attenzione internazionale quando a ventisei anni, nel 2001, ottenne la medaglia d’oro al concorso pianistico internazionale "Van Cliburn", e da allora è presente in Europa, in Russia e negli Stati Uniti; incide esclusivamente per l’etichetta "Harmonia Mundi". A Lecce la pianista russa è impegnata nel celeberrimo e amatissimo Primo Concerto di ČAIKOVSKIJ, una pagina che è senz’altro nella sua sensibilità artistica e nella sua personalità di interprete, e persino, si potrebbe dire, nel suo dna, visto una sua trisavola era amica personale di Caikovskij e la bisnonna aveva cantato con Rachmaninov . Chi non conosce almeno l’inizio del Primo Concerto per pianoforte e Orchestra di Čaikovskij? Quell’imperioso ingresso degli ottoni seguito dal dispiegarsi agli archi di un traboccante slancio melodico, sotto cui troviamo l’iterazione, progredente dal registro grave a quello acuto, degli accordi – possenti, quasi titanici - del pianoforte! Un inizio clamoroso, efficacissimo, al quale è praticamente impossibile rimanere indifferenti e che ha finito col diventare il vero simbolo sonoro della poetica caikovskijana: il drammatico e ineluttabile incedere del fato, l’espandersi del desiderio e le incancellabili tracce della memoria, del sentimento e della nostalgia, dunque la lotta dell’individuo, disperante e consolante. Il Concerto in Si bem. min. op.23 fu completato nel dicembre del 1874 e Čaikovskij lo volle dedicare al grande pianista e direttore d’orchestra Hans von Bülow, che lo diresse nella prima esecuzione mondiale, a Boston nel 1875. Dopo la folgorante introduzione troviamo il vero e proprio primo tempo, nel quale l’intimo tema, desunto da una canzone popolare ucraina, porta gradualmente ad un dialogo fitto tra solista orchestra, con il primo impegnato in passaggi di straordinario virtuosismo. Il secondo tempo si tiene inizialmente in un clima di sogno notturno, per poi dare spazio al gioco vivace del "Prestissimo". Infine, il Concerto chiude un "Allegro con fuoco", nel quale di nuovo lo spirito popolare compare nelle movenze di una vorticosa danza. Il programma del concerto è completato dalle Danze sinfoniche di RACHMANINOV; sul podio dell’Orchestra Sinfonica della Fondazione "Tito Schipa" il suo direttore artistico e musicale dell’orchestra, m^ Carlo Palleschi.

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