Il governo ha predisposto un decreto legislativo che, in linea con una direttiva UE e in applicazione della delega varata dalle Camere, potra' consentire sgravi contributivi pari a 600 miliardi in 3 anni con positivi riflessi sull'occupazione creando 100.000 nuovi posti di lavoro part-time. Lo ha detto il ministro Cesare Salvi intervenuto alla Commissione Lavoro della Camera per fare il punto sullo stato di attuazione della normativa comunitaria (direttiva 97/81/CE) in materia di lavoro a tempo parziale. Il Ministro ha insistito sulla necessita' e l'urgenza di approvare il dlgs sia perche' c'e' la direttiva comunitaria da rispettare, sia per fare entrare in fase applicativa gli sgravi di 200 miliardi annui di cui potra' beneficiare chi procede ad assunzioni part-time entro il giugno prossimo. Il ministro del Lavoro ha posto in luce che con la nuova normativa sul part-time si potranno creare 100.000 nuovi occupati e ha ribadito che il governo e' impegnato a favorire ''una via riformista della flessibilita''', combattendo l'eccesso di rigidita' che grava sul mondo del lavoro, ma ''senza abbassare la soglia dei diritti''. Per Salvi costruire una politica dell'occupazione di tipo europeo e, quindi, in grado di fronteggiare le sfide del mercato globale, significa soprattutto puntare sulla riforma del lavoro interinale, sulla lotta al lavoro nero, sulla incentivazione del lavoro a tempo determinato. E' questa appunto - ha osservato il Ministro - ''la via riformista della flessibilita'' sulla quale c'e' il massimo impegno del governo. (MN)