Chiesta la pena di morte per Ocalan. Tradimento e crimini contro la sovranità dello stato: queste le incriminazioni per il leader curdo. Un discorso fatto alla televisione turca nel 1996, nel pieno esercizio della propria libertà d'espressione, fu interpretata dalle autorità del paese della mezza luna come un incitamento alla divisione del paese. Nell'udienza preliminare è stato impedito agli avvocati di Apo di presenziare: quindi tutte le notizie degli organi di informazione sono filtrate dalle autorità turche. Intanto il caso del presidente del Pkk continua a generare forti tensioni in tutta Europa. La Germania lancia l'allarme poiché gli estremisti del Pkk rimangono una seria minaccia in Europa e saranno necessari ulteriori sforzi per combatterli. La Grecia, invece, è stata accusata dal presidente turco Suleiman Demirel, di essere uno "stato canaglia da sempre complice dei sanguinosi atti di terrorismo perpetrati dal Pkk: e quello che è peggio finora non abbiamo visto alcun segno di rimorso''. Il caso Ocalan potrebbe peggiorare i già tesi rapporti tra i due stati che si affacciano sull'Egeo e aumentare le difficoltà di gestione di una questione così delicata, sfociando in un conflitto in grado di coinvolgere molti stati del vecchio continente. (GT/MN)