Il leader curdo Abdullah Ocalan è agli arresti in Turchia. Lo ha reso noto questa mattina il primo ministro turco Bulent Ecevit. La cattura del capo del Pkk ha scatenato una durissima reazione dei fedelissimi curdi di Ocalan che hanno assaltato ambasciate e consolati greci e keniani in mezza Europa. A Milano un gruppo di almeno una trentina di curdi è penetrato e si è barricato nel consolato ellenico. Ecevit non ha spiegato come e dove si sia svolta l'operazione per la cattura di Ocalan affermando che il capo del Pkk si trova in Turchia dalle 3 ora locale (le 2 ora italiana) e "renderà conto alla giustizia indipendente turca per ciò che ha fatto". Ocalan ora rischia la condanna a morte. (MN)

Il primo ministro turco ha poi aggiunto che l'operazione era in corso da dodici giorni e solo dieci persone in Turchia ne erano al corrente. Ecevit ha precisato che Ocalan «si trova in Turchia ma non ancora nel luogo dove sarà detenuto» e sarà interrogato dall'autorità giudiziaria. Il premier ha infine rivolto un appello ai guerriglieri del Pkk, in particolare ai giovani affinché «si arrendano alla giustizia dello Stato» assicurando loro i benefici di una «legge sui pentiti» che deve essere presentata in Parlamento.