Il Pakistan ha risposto alla sfida atomica con cinque esperimenti nucleari sotterranei diventando così ufficialmente la settima potenza nucleare al mondo. "Adesso siamo pari", ha proclamato in tv il premier Nawaz Sharif, mentre i pachistani festeggiavano nelle strade. I test hanno fatto rabbrividire il mondo: panico in Russia, Cina e Giappone. Alta tensione in India: "Siamo pronti a tutto". Clinton ha annunciato sanzioni economiche e ha chiesto a Islamabad di fermarsi. Il Pakistan ha proclamato lo stato d'emergenza. (FM)Il Pakistan ieri ha effettuato il test nucleare che si attendeva da giorni. ''Abbiamo effettuato cinque esperimenti nucleari''. Lo ha comunicato il premier pakistano Sharif in un discorso in tv. Gli esperimenti dell'India ''hanno evidenziato una nuova realtà. Siamo stati costretti per questo a fare i nostri test nucleari'', ha sottolineato Sharif, dichiarando di aver parlato negli ultimi giorni ''cinque volte con il presidente Clinton''. ''Sono sicuro che capisce i nostri problemi'', ha aggiunto. "Sanzioni nei confronti del Pakistan sarebbero ingiustificate data la provocazione dell'India", ha concluso Sharif. Nella notte è stato introdotto lo stato d'emergenza dal Presidente della repubblica Rafiq Tarar per fronteggiare le conseguenze economiche dei test nucleari e delle sanzioni internazionali da essi provocate. Lo stato di estrema debolezza dell'economia pachistana fa temere per l'impatto delle misure punitive. Nel poligono nucleare pachistano nel Belucistan sono in corso preparativi per un nuovo test nucleare dopo le cinque esplosioni di ieri. Lo affermano fonti dei servizi segreti Usa sulla base delle ricognizioni dei satelliti. Islamabad peraltro smentisce. ''Solo piccole palle di ping pong''. Il ministro della Difesa e promotore del programma nucleare indiano George Fernandes ha definito in questi termini le cinque cariche fatte esplodere ieri dal Pakistan. Egli ha valutato la loro potenza a circa 10 kilotoni.