Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

No global, sabato manifestazione attorno al Regina Pacis

Data: 28/11/2002 - Ora: 09:54
Categoria: Politica

Nuovo appuntamento con i no global a Lecce e a Torino per uan vita migliore degli immigrati che arrviano nel nostro Paese. Obiettivo del Lecce Social Formu è il centro Regina Pacis, un vero lager per gli immigrati secondo i no global. Il concentramento è per le ore 11 di sabato 30 presso la Torre costiera di San Foca, nella zona del porticciolo.
Da lì si andrà in corteo o in catena umana fino al Regina Pacis (distante circa un chilometro).
Al Regina Pacis si terrà un sit-in con messaggi mandati in italiano e almeno in due lingue comprensibili per gli ospiti del centro e performances musicali.

Verranno prodotti entro domani un volantino e un documento organico sul Regina Pacis e in generale sui Cpt.
Sono state decise iniziative che da qui al 30 pubblicizzeranno la manifestazione in molte piazze del Salento.
Mercoledì alle 11.30 è convocata una conferenza stampa sull'iniziativa e i compagni che il 16 nov., insieme a Nichi Vendola, hanno visitato i centri daranno la loro testimonianza.
Si stanno approntando delle interrogazioni da presentare in Parlamento e all'Amm. Prov.le di Lecce che gestisce, indirettamente Lorizzonte (Squinzano).
CHIUDERE LE NUOVE PRIGIONI APRIRE LE FRONTIERE! SENZA STATI NÉ CONFINI NESSUNO È CLANDESTINO! Nel nostro territorio esistono luoghi nascosti allo sguardo, protetti da mura che li rendono invisibili, difesi da militari armati: I CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA CPT, ovvero gabbie per uomini e donne, colpevoli di esistere. Persone che non hanno commesso alcun reato: giudicate colpevoli di aver varcato dei confini, di cercare una possibilità di vivere. Giudicate colpevoli di lavorare in nero, di non essere stati regolarizzati dai datori di lavoro; giudicate colpevoli di aver perso il lavoro e di non averne trovato un altro. Privi di documenti non risultano cittadini di alcun paese e, rinchiusi in un centro inaccessibile a chiunque, finiscono per scomparire in un buco nero. La nuova legge sull'immigrazione estende la permanenza da 30 a 60 giorni e per tutto questo periodo i migranti trattenuti sono privati di ogni più elementare diritto: dal vedere i propri parenti fino alla possibilità concreta di difendersi. CPT, le nuove frontiere all'interno dei nostri territori CPT, la coscienza sporca dell'Europa che orgogliosamente ha festeggiato l'abbattimento del muro di Berlino e che ha visto nel superamento delle frontiere interne un'affermazione di civiltà. CPT, la coscienza sporca dell’Italia che non riconosce neppure il diritto di asilo e ci chiude dentro chi cerca di costruire liberamente la propria vita.
I CPT sono un anello fondamentale della catena al collo dei migranti imposta dalla legge Bossi-Fini: donne e uomini ridotti a mera forza lavoro, da usare per pulire le nostre case, per accudire i nostri anziani e i nostri ammalati, per lavorare in fabbrica, per raccogliere pomodori, per accettare le condizioni di lavoro in cui massimo è lo sfruttamento. Precarietà e sfruttamento, clandestinità e invisibilità sociale, questo è il "contratto di soggiorno.

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati