"Un dibattito di grande importanza": così il presidente del Consiglio Romano Prodi ha iniziato il suo intervento in aula a Montecitorio sull'allargamento della Nato ad Est. "A questa domanda di allargamento proveniente dall'Est europeo - ha detto Prodi - noi non potevamo e non possiamo rispondere con un rifiuto". (MN)

Chiedo a tutta la Camera, il voto sull'allargamento della Nato.
Chiedo alla maggioranza e all'opposizione, all'Udr che ne ha fatto esplicita richiesta e anche a quelli che non l'hanno fatta un voto in nome del popolo italiano".
Romano Prodi ha annunciato poi che si recherà al al Quirinale per riferire a Scalfaro sull'esito del dibattito. "Le diversità di vedute non mettono in discussione la maggioranza come tale - ha spiegato Prodi - il Governo è impegnato a proseguire nel suo programma con questa maggioranza".
La posta in gioco nel voto sull'allargamento della Nato "è altissima", ha detto il Presidente del Consiglio - a tratti contestato dalle opposizioni (in particolare quando ha detto che le diversita' di vedute non mettono in discussione la maggioranza, ndr).
La posta in gioco - ha ripetuto Prodi, chiedendo un 'sì' a tutti i deputati - riguarda la dimostrazione che l'Italia "e' un paese affidabile, che mantiene fede ai suoi impegni": "Dobbiamo dimostrare agli alleati e a tutto il mondo che l'Italia e' consapevole delle sue responsabilita', dei suoi doveri, ben al di la' e oltre le maggioranze che di volta in volta la governano".