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Nardo', liberazione in mare di 11 tartarughe marine

Data: 19/09/2007 - Ora: 10:14
Categoria: Cultura

"Non è un caso che abbiamo scelto il mese di settembre e una zona inserita nell’Area marina protetta per la liberazione delle tartarughe – ha dichiarato Sandro Panzera – visto che in questo periodo non c’è più un traffico marino intenso e possiamo cercare di limitare i pericoli per le tartarughe".

Undici tartarughe marine della specie "caretta-caretta" sono state liberate in mare nel pomeriggio di ieri, nello specchio d'acqua del Frascone nell'Area marina protetta. Le tartarughe erano state trovate in difficoltà sulle coste salentine, alcune mentre erano poco più che neonate, e portate presso l'Osservatorio faunistico provinciale di Calimera, diretto da Sandro Panzera. Da qui, dopo le prime cure, le tartarughe erano state trasferite presso la Stazione di zoologia di Napoli dove sono state curate da personale specializzato che dispone di attrezzature adatte per la cura e la riabilitazione di questi animali. Una volta guarite, le tartarughe sono state riportate nelle acque salentine, così come previsto dal protocollo siglato tra l'Osservatorio di Calimera e la Stazione zoologica di Napoli. Per comprendere a fondo l'importanza del reinserimento in mare di questi esemplari, basta sapere che solo una tartaruga su mille arriva alla maturità sessuale e quindi salvare anche un solo esemplare significa raggiungere un traguardo importante.
Tutte le attività di salvataggio, recupero e reinserimento degli animali viene fatta in collaborazione, oltre che tra i due enti, anche tra il Corpo Forestale dello Stato, la Capitaneria di Porto, la Polizia Provinciale, il Centro studi cetacei diretto dal dottor Cataldini, il WWF di Lecce, il Servizio Veterinario dell'Asl di Lecce e l'associazione ambientalista Pro Natura di Lecce. "Non è un caso che abbiamo scelto il mese di settembre e una zona inserita nell'Area marina protetta per la liberazione delle tartarughe – ha dichiarato Sandro Panzera – visto che in questo periodo non c'è più un traffico marino intenso e possiamo cercare di limitare i pericoli per le tartarughe". "Con l'esperienza di oggi – ha dichiarato l'assessore all'Ambiente Mino Natalizio – prosegue il rapporto di collaborazione tra l'Amministrazione comunale e l'Osservatorio di Calimera. Già il 21 luglio scorso, nel Parco di Portoselvaggio, infatti, vennero liberati alcuni rapaci. Sicuramente queste iniziative proseguiranno anche per il futuro".

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