Ieri a Napoli giornata difficile, il coordinamento dei Movimenti di lotta dei disoccupati di Napoli e provincia ha bloccato il traffico ferroviario della stazione di Napoli centrale, della funicolare e della Cumana.
Il motivo di tanta rabbia e tanta disperazione è - secondo il movimento di protesta dei disoccupati - l'immobilismo della giunta regionale, che dopo troppe parole e tante promesse non da risposte concrete ai movimenti di lotta dei senza-lavoro. L'impressione drammatica è che si voglia bloccare tutto per tatticismo elettorale, facendo così perdere miliardi e lasciando nel vuoto le legittime esigenze di chi si è organizzato e lotta per bisogni vitali nella città con la disoccupazione al 60%. (MN)

Con questa giornata di lotta i disoccupati rivendicano il diritto alla formazione finalizzata al lavoro e il salario garantito.
In particolare nell'attuale vertenza con la regione e il governo chiedono: - che conosciuto il residuo economico del piano di formazione 1998/1999 (ammontante a 4.500.000.000) si richieda ufficialmente, come giuridicamente previsto, e politicamente concordato con "i movimenti di lotta dei disoccupati di Napoli e Provincia", all'organismo di controllo della comunità europea l'autorizzazione, ad utilizzare questo residuo per aumentare i corsi di formazione per disoccupati -che i fondi europei destinati alla formazione professionale stanziati negli anni precedenti ed inutilizzati , possano essere reimpiegati per ulteriori corsi di formazione, sempre pochi per una regione come la Campania.
-che sulla base di queste richieste da formulare in sede Europea, la Regione Campania apra con le autorità competenti nazionali ed europee una trattativa più articolata rivolta al finanziamento di progetti speciali di accompagnamento al lavoro o all'erogazione di un salario garantito adeguatamente dignitoso a tutti i disoccupati fino a quando non avranno un lavoro stabile.