Sara' discussa nella prossima riunione del consiglio regionale pugliese la mozione presentata oggi dai gruppi consiliari del centrosinistra sul trasferimento di uffici e personale in alcune strutture di proprieta' regionale (ex Ciapi, ex Enaip, ex Enalc, ex Ersap) da zone centrali di Bari alla zona industriale. Il trasferimento e' stato compiuto nell'ambito degli accorpamenti di sedi decisi dalla Regione, riuscendo cosi' a risparmiare oltre 13 di miliardi di lire per fitti l'anno. ''Dopo tanto clamore sui risparmi realizzati con lo spostamento di molti uffici regionali in stabili di proprieta' - e' detto in una nota del centrosinistra - sembra necessario chiedersi se ne valesse la pena, ammesso che i trasferimenti siano portati a termine''. Con la mozione si chiedono pertanto alla giunta ''impegni e valutazioni di merito non solo in termini di economie, ma anche di tutela e salvaguardia della salute dei lavoratori e di idoneita' ed agibilita' degli stabili''. ''Quanto e' costata l' intera operazione trasloco? E quante giornate lavorative - chiede l' opposizione - sono saltate e salteranno finche' l' operazione si concluda? Ed a quale prezzo in termini di demotivazione per il proprio lavoro da parte del personale?''. Nella mozione si sottolinea che ''per ammissione degli stessi organismi tecnici della Regione alcune strutture dell' ex Ciapi sarebbero dovute restare escluse dall' impiego per sedi di lavoro e che non sembra completata la fase di documentazione dell' idoneita' ad ospitare il personale''. ''Il documento - e' detto nella nota del centrosinistra - chiede ragione dei comportamenti della giunta e chiede che, almeno in fase di trasloco delle suppellettili si sospenda il trasferimento del personale''.