Al fine di evitare fantasiose e per certi versi pretestuose ricostruzioni sull'andamento del Consiglio Comunale svoltosi l'altra sera a Monteroni, sono ad esprimere la mia più totale soddisfazione per i grandi risultati che si sono ottenuti al termine della democratica discussione in Assise. Innanzitutto, sono stati approvati, addirittura all'unanimità, numerosi progetti che modificheranno la facies urbanistica e, quindi, sociale della nostra città, tra i quali mi preme ricordare il parcheggio di Via Roma che, dopo trent'anni di "tira e molla", regalerà finalmente a Monteroni un'area parking da 50 posti che libererà Piazza Falconieri rendendola un autentico giardino, un salotto, una vera e propria agorà in cui i cittadini, soprattutto quelli più grandi e più piccoli, potranno passeggiare senza alcun ingombro di autovetture in sosta. Ma abbiamo fatto di più.

Abbiamo approvato, e sempre all'unanimità…!, il rifacimento dell'ingresso di Monteroni che si trasformerà in un accogliente e funzionale viatico per tutti coloro che entreranno nella nostra città. Abbiamo approvato l'importantissima istituzione sociale delle mamme vigili e dei vigili azzurri, quest'ultima figura nata in partnership con l'Associazione Arma Aeronautica, la cui nascita è stata al tempo stesso un segnale ed uno stimolo per e della voglia di legalità della nostra gente. Quanto, poi, alla sibillina notizia di una presunta chiusura del Consiglio dopo la mezzanotte al fine di raccattare un secondo gettone di presenza, è mia ferma intenzione esprimere lo sdegno più assoluto per una ricostruzione palesemente falsa.

Il Consiglio si è chiuso entro la mezzanotte. Non solo. Voglio qui esprimere il mio grazie doveroso e sincero al Presidente del Consiglio, agli assessori e in particolare ai consiglieri comunali tutti, sia di maggioranza che di opposizione che quotidianamente sono presenti nel Palazzo Municipale per preparare al meglio gli atti che poi vengono discussi e votati in Consiglio, e fanno tutto ciò trascurando i propri impegni e le proprie attività. E non certamente per intascare un gettone il cui ammontare preferisco non dire per evitare di svilire una così nobile funzione quale quella di rappresentante della collettività.