Consacrato vescovo da Giovanni Paolo II arriva a Baghdad poco prima della guerra anglo-americana che farà cadere il regime di Saddam
Monsignor Fernando Filoni è stato nominato nuovo Sostituto per gli affari generali della segreteria di stato vaticana in sostituzione dell'arcivescovo Leonardo Sandri, che a sua volta viene nominato prefetto della prestigiosa congregazione per le Chiese orientali. Per quanto riguarda gli equilibri della Curia romana si tratta di una nomina di grande importanza, seconda solo a quella del cardinale segretario di stato. Quello del Sostituto infatti è un posto chiave nell'organigramma del governo centrale della chiesa cattolica. Equivale grosso modo alla carica di sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo repubblicano. Il Sostituto governa la prima sezione della segreteria di stato che conta centocinquanta dipendenti tra diplomatici, officiali e addetti, ed è il punto di snodo tra il Papa e il suo più stretto collaboratore, il segretario di stato, e il resto dei dicasteri pontifici. Monsignor Filoni, nuovo Sostituto della Curia romana è pugliese, di 61 anni. Originario di Manduria (Ta), nel 1970 viene ordinato sacerdote per la diocesi di Nardò-Gallipoli. Nel 1979 entra nell'Accademia che forma i diplomatici vaticani. Ne esce nel 1981 e ha come prima destinazione il tormentato Sri Lanka. In passato un paio di sostituti sono diventati Papi: Giacomo della Chiesa (Benedetto XV) e Giovanni Battista Montini (Paolo VI). Altri, come Giovanni Benelli, non sono diventati pontefici ma hanno avuto un ruolo importantissimo, a volte leggendario. Giovanni Paolo II all'inizio di pontificato cambiò dopo pochi mesi il Sostituto ereditato, Giuseppe Caprio. Papa Benedetto, non volendo forzare la volontà dell'interessato, ha atteso poco più di due anni. Successivamente è numero due della nunziatura dell'Iran dell'imam Khomeini. Dal 1985 al 1989 lavora nella prima sezione della segreteria di stato, quella che oggi è chiamato a dirigere. Fa parte del gruppo di diplomatici che si occupa degli organismi internazionali multilaterali. Chi lo ha conosciuto in quel periodo di lavoro lo ricorda come un gran lavoratore, prudente, di poche parole e non amante del pettegolezzo curiale, sapido nella scrittura. Nel 1989 viene mandato nella nunziatura del Brasile, dove rimane fino al 1992, quando viene nominato addetto culturale presso la nunziatura delle Filippine. Si tratta di un incarico molto delicato perché in realtà chi lo ricopre non risiede a Manila, ma a Hong Kong, dove funge da ambasciatore ufficioso presso quella che nel 1997 diventa una ex colonia britannica e osservatorio privilegiato della chiesa cattolica in quella Cina che è tuttora off limits alla diplomazia vaticana. In questi anni Filoni si distingue per un atteggiamento aperto, da "colomba", nei confronti delle comunità cattoliche cinesi ufficiali. Filoni conserva questo incarico fino al 2001 quando viene nominato nunzio apostolico in Iraq e Giordania. Consacrato vescovo da Giovanni Paolo II arriva a Baghdad poco prima della guerra anglo-americana che farà cadere il regime di Saddam. Filoni, insieme all'ambasciatore cubano, è l'unico diplomatico a non lasciare la capitale irachena. Incarna perfettamente la posizione della Santa Sede: è nettamente critico nei confronti della guerra, ma successivamente si mostra favorevole alla permanenza delle truppe alleate. Il 19 marzo 2004 alla Radio vaticana dice: "Non bisogna lasciare il paese nel caos". Ha parole dure contro le torture inflitte ai prigionieri da parte dei soldati Usa ed esprime più volte la sua preoccupazione per la massiccia fuga dei cristiani. Fa appena in tempo a mandare alle stampe un libro ("Dalla diocesi di Baghdad dei latini alla nunziatura apostolica in Iraq", pubblicato a Baghdad) quando, nel febbraio 2006, arriva la nomina a nunzio nelle Filippine, dove, tra l'altro, porta a conclusione un Accordo con lo stato per i beni culturali della chiesa cattolica, firmato lo scorso 4 maggio. Oggi l'ufficializzazione della nomina a Sostituto. La sua scelta si spiega con le capacità mostrate e la vasta esperienza acquisita spesso in situazioni particolarmente complesse e delicate. E anche dal fatto che Filoni quando si è laureato in Diritto canonico alla Università lateranense è stato allievo di un tal professore Tarcisio Bertone. Oggi cardinale segretario di stato.