Scandalo Arcobaleno, parla il generale Pietro Frisone, comandante del "Zona di comunicazione Ovest" della Nato in Albania sotto il cui comando operativo operano i fucilieri italiani. "Quel 10 luglio, quando avvenne il saccheggio del campo di Valona, io autorizzai l'intervento di una squadra del battaglione San Marco sul posto, ma i soldati avevano il permesso soltanto di effettuare un sopralluogo perché questo ci consentivano le regole di ingaggio.
Sul posto si recarono 10 soldati e il loro comandante a bordo di due veicoli.
Intorno alle 15 avevano ricevuto la richiesta d'intervento da parte di due funzionari della Protezione civile, chiesero la mia autorizzazione e raggiunsero la zona verso le 15,40. In quel momento il saccheggio era ormai alle fasi finali". Secondo Frisone il San Marco aveva il divieto di intervenire: "Io li autorizzai a compiere il sopralluogo perché non avevamo l'esatta percezione di quel che stesse accadendo, e temevamo che personale italiano fosse in pericolo di vita". (MN)